PALERMO. Un piccolo passo avanti per l’artigianato palermitano e stangate per il commercio al dettaglio, che perde oltre 400 imprese in tre mesi. Dopo un lungo periodo di passione, nel secondo trimestre 2017 il settore dell’artigianato spinge sull’acceleratore e fa segnare un saldo positivo di 137 imprese (281 iscritte e 144 cessate), meglio dello stesso periodo del 2016, quando la differenza tra le nuove attività e le chiusure si reggeva su un debole +26 imprese (203-177).
E meglio ancora del primo trimestre del 2017, con il catastrofico dato nascite-cessazioni di -96 (71 aperture contro 167 chiusure). Per grandi numeri, nei mesi che vanno da aprile a giugno a sorridere è tutto il settore imprenditoriale della provincia palermitana, non solo l’artigianato, come emerge dal Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Perché nel confronto tra il primo e il secondo trimestre 2016 e 2017 le aziende registrate sono cresciute di quasi 180 unità (da 96.119 a 96.297), le nuove iscrizioni hanno mantenuto un trend crescente (1.510 nel 2016 e 1.539 nel 2017), mentre le cessazioni sono scese di 37 unità (1.138 contro 1.101). Segnali che fanno ben sperare, dopo un primo trimestre incerottato.
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