PALERMO. La Cot Ristorazione, l'azienda che si occupa dei servizi ristorazione per i cantieri navali di Palermo, replica in merito alla polemica e conseguente sciopero sulla pausa mensa scoppiati fra azienda e alcuni lavoratori.
Sull'argomento ieri era intervenuto Francesco Foti della segreteria Fiom Cgil Palermo, "Secondo il sapiente sindacalista la mensa sarebbe 'un disastro…' - scrive il presidente di Cot Ristorazione, Emanuele Ribaudo -. La Cot, secondo la ricostruzione del signor Foti, opererebbe in violazione delle leggi poiché 'non viene garantito il servizio con la ristorazione interna come in tutti i cantieri navali…'. Il sindacato chiede che i lavoratori disoccupati "possano tornare al lavoro…'. La scrivente società sta valutando se tutelare la propria posizione nelle opportune sedi perché la dichiarazione che qui ci occupa è certamente lesiva del buon nome della Cot. Precisiamo che gli standard qualitativi del servizio da noi reso presso lo Stabilimento Fincantieri di Palermo sono indiscutibili (e i numeri giornalmente registrati lo dimostrano). Inoltre, si ribadisce che la c.d. clausola sociale non comporta alcun obbligo per l'impresa aggiudicataria di un appalto di assumere a tempo indeterminato e in forma automatica e generalizzata il personale già utilizzato dalla precedente impresa o società affidataria (cfr. ex multis Consiglio di stato, sezione terza, sentenza 5 maggio 2017, n. 2078)".
E ancora: "Una diversa interpretazione limiterebbe la libertà d'impresa, riconosciuta e garantita dall'art. 41 Cost., che sta a fondamento dell'autogoverno dei fattori di produzione e dell'autonomia di gestione propria dell'archetipo del contratto di appalto".
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