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Musei e siti culturali nel Palermitano, si sbloccano le gare per la gestione

PALERMO. Si sbloccano dopo sette anni le gare per la gestione dei servizi in musei e siti culturali della provincia di Palermo. Sono 3 le strutture che saranno gestite dalla Coopculture: il Castello della Zisa, il Chiostro di Monreale e l’area archeologica di San Giuseppe Jato.

La coop si occuperà di visite guidate, didattica, bookshop e ha assunto 5 lavoratori della Federico Musei che gestiva i siti precedentemente. Molti lavoratori sono rimasti però esclusi e i sindacati sono insorti. Dalla coop spiegano che “noi non abbiamo trovato alcuna società perché nel frattempo era subentrata la Regione, la nostra è una concessione”. Tra l’altro la coop avrebbe esaminato la lista di collocamento consegnata dalla Regione dove tra i circa 50 nomi erano pochi gli idonei. “Comunque è vero che molti non avevano i requisiti per lavorare in un museo – spiegano dalla cooperativa – ma è pur vero che in tanti avevano tutte le carte in regola per essere assunti a cominciare dalla conoscenza delle lingue straniere”.

I sindacati però non ci stanno. Monia Cajolo della Filcams Cgil e Gaspare Santoro dell’Ufficio Vertenze della Uil Sicilia contestano le modalità con cui si è proceduto all’assunzione del personale prevista nel bando e alcuni servizi che non sono ancora partiti e che stanno causando importanti perdite economiche. “Ancora una volta – dicono - non ci sono controlli da parte dell’assessorato regionale ai Beni culturali che al posto di garantire lavoratori e servizi a cittadini e turisti, abbandona la responsabilità della gestione dei musei. Per questo chiediamo subito una convocazione in Prefettura”

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