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Firmato l'accordo, 199 ex lavoratori Aps saranno assunti all'Amap di Palermo

PALERMO. È stato siglato a Palermo l'accordo tra i sindacati e l'azienda che gestisce il servizio idrico nel capoluogo siciliano per l'assunzione da parte di Amap di 199 ex lavoratori di Aps, la società fallita che si occupava della gestione del servizio idrico integrato nel palermitano.

L'intesa prevede una riduzione dell'orario di lavoro e dei livelli rispetto ai precedente inquadramento in Aps, riduzioni che hanno consentito di mantenere il costo del lavoro all'interno di quanto previsto dal piano industriale dell'Amap consentendo l'intero assorbimento della forza lavoro.

«Si è chiusa una intesa sindacale, che consente, nella garanzia dell'occupazione e della sostenibilità economic, all'Amap - dice il sindaco di Palermo Leoluca Orlando - in piena sicurezza finanziaria di poter esercitare il ruolo di ente gestore pubblico del servizio idrico integrato in 34 comuni della Provincia. Può nascere operativamente oggi, a seguito della sottoscrizione dei contratti da parte dei lavoratori, il più grande gestore interamente pubblico di acqua del nostro Paese, subito dopo l'acquedotto pugliese, che serve una intera Regione».

Per Orlando: «La gestione pubblica dell'acqua, la sostenibilità finanziaria dell'azienda pubblica e la salvaguardia dei livelli occupazionali è stata possibile grazie all'impegno di 34 sindaci e 34 consigli comunali che, in piena aderenza alla normativa europea, nazionale e regionale, hanno rotto ogni continuità con una vergognosa gestione fallimentare».

«L'area palermitana è adesso un esempio di gestione pubblica dell'acqua senza appalti privati - conclude-, in una Sicilia dove l'acqua con rifiuti e energia è fonte di speculazioni, disservizi per i cittadini e interessi malavitosi, anche mafiosi».

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