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Gesap, scontro aperto nel giorno delle nomine

Oggi il responso del collegio sindacale sulle incompatibilità per le cariche di presidente e amministratore delegato. Il sindaco di Cinisi: vicenda paradossale

PALERMO. «Ho sbagliato, pagato e mi sono riscattato. Sotto gli occhi di tutti. Non temo attacchi alla mia onorabilità di persona e di imprenditore. Spero soltanto che domani (oggi, ndr) si scelga per il bene di Gesap, dei suoi 600 lavoratori e delle loro famiglie».

Così, senza alcun passo indietro «ma con il rifiuto di strumentalizzazioni politiche della mia storia», Giuseppe Todaro, l’imprenditore al centro della dura schermaglia fra Comune e Regione in vista della decisione, prevista per oggi, sui nomi per i vertici Gesap. Se matinée dei lunghi coltelli o giornata della pace, si vedrà. Ma oggi non si scappa.

In agenda c’è la riunione in cui il collegio sindacale comunicherà ufficialmente al cda i pareri (finora segretati) sulle questioni di compatibilità e il possesso dei requisiti statutari. Leggi, sullo stesso Todaro e, per altri versi — relativi fra l’altro al curriculum studiorum, non ha la laurea — l’imprenditore dell’autonoleggio Tommaso Dragotto. Insomma, sarà fatta chiarezza sulle designazioni dei vertici della società di gestione dell’aeroporto: presidente e amministratore delegato.

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