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Vertice dei sindaci: Orlando vara il piano precari, scoppia l’ira della Regione

I sindaci organizzano riunioni per pianificarne l’assunzione di 20 mila lavoratori. L’assessorato: non partecipiamo alla campagna elettorale

PALERMO. L’ultima riunione si è svolta martedì sera a Villa Niscemi a Palermo, quartier generale di Leoluca Orlando e incidentalmente anche dell’associazione che raggruppa i sindaci siciliani.

Altre due riunioni si erano già svolte nei giorni scorsi e hanno sempre visto i vertici dell’Anci e i leader sindacali, soprattutto quelli delle sigle autonome, attorno a un tavolo. È partita l’operazione-precari, la mossa con cui il primo cittadino di Palermo punta a scavalcare la Regione nella guida di una platea di oltre 20 mila persone.

A Villa Niscemi, oltre ai vertici dell’Anci, c’erano i rappresentanti di Mgl (la sigla autonoma più rappresentativa), Ugl, Csa, Cub e Peps. «Emerge una comune condivisione - scrivono in una relazione sull’incontro i leader dell’Mgl Massimo Bontempo, Giuseppe Sergio Leggio e Giuseppe Cardenia - di tutte le parti sedute al tavolo di procedere nei confronti della Regione rivendicando il consolidamento della spesa a cui ancorare le stabilizzazioni e una rivisitazione della legge che regola il precariato, la 5 del 2014». Non c’erano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che però hanno partecipato agli incontri precedenti.

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