PALERMO. Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato un incontro per il 25 novembre sulla vertenza della Keller Electromeccanica spa, la società fallita due giorni fa, che produceva materiale rotabile a Carini, in Sicilia, e a Villacidro, in Sardegna. Lo rende noto la Fiom. Hanno trascorso la notte sul tetto dell'assessorato regionale alle attività produttive, a Palermo, dove ancora si trovano, gli operai della Keller, saliti ieri per protesta perché la società è fallita. Non sono mancati attimi di tensione ieri sera, quando un lavoratore ha perso le staffe, minacciando di lanciarsi nel vuoto. Sotto il palazzo della Regione i vigili del fuoco hanno piazzato un cuscino di salvataggio. Gli operai questa mattina nel corso della protesta hanno dato fuoco ad alcune suppellettili e sedie che sono state portate sul tetto. La tensione in via degli Emiri è molto alta. “C’è molto trambusto – dicono dall’assessorato – Al momento svolgere la nostra attività lavorativa è molto complicato”. In assessorato sono arrivati i vigili del fuoco e gli agenti della polizia. Le tute blu, da anni in cig, chiedono un intervento del governo regionale. Alle 11, a palazzo d'Orleans, una delegazione di operai e sindacalisti dovrebbe incontrare il governatore della Sicilia Rosario Crocetta e l'assessore regionale al ramo, Linda Vancheri. I circa 190 gli ex operai della Keller Electromeccanica spa, la società che produceva materia rotabile a Carini (Pa), dichiarata fallita dal tribunale di Cagliari due giorni fa, sono senza lavoro e senza paracadute sociale: dal 5 agosto, infatti, non percepiscono l'indennità di cassa integrazione. Con la sentenza del tribunale fallimentare sardo (a Villacidro, Keller dispone di un altro sito) diventano esecutivi i licenziamenti di massa per circa 700 addetti dei due stabilimenti.