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Almaviva, venerdì tornano in piazza a Palermo i 2 mila operatori del call-center

La vertenza è finita sotto i riflettori della terza commissione dell'Ars, che si è riunita oggi a Palazzo dei Normanni

PALERMO. Torneranno in piazza venerdì i duemila operatori del call center Almaviva per lo sciopero unitario indetto da Cigl, Cisl e Uil, che hanno organizzato un corteo con partenza da piazza Marina a Palermo.

Anche questa  vertenza è finita sotto i riflettori della terza commissione dell'Ars, che si è riunita oggi a Palazzo dei Normanni. «Almaviva ha già comunicato alle parti sociali di avere oltre 2000 - dice Claudio Marchesini della Ugl - unità in esubero, un numero impressionante, una catastrofe sociale che non può rimanere senza risposte istituzionali».

«L'assessore Vancheri - prosegue il sindacalista - ha ribadito pertanto quanto già osservato al Mise, e cioè che a volte i call center esteri a cui vengono affidate commesse, non rispettano le norme sulla privacy, e che il vice ministro De Vincenti è intenzionato a legiferare per rendere effettive tutele che gli operatori italiani garantiscono a dispetto di taluni esteri».

«Ho ricevuto con viva preoccupazione il contenuto della nota del presidente e dell' amministratore delegato di Almaviva spa. Su questo è confermata la piena ed incondizionata disponibilità dell'amministrazione comunale a ricercare soluzioni più adeguate al superamento della vertenza, che ha riflessi gravissimi sul sito produttivo della città di Palermo». Lo scrive il sindaco di Palermo Leoluca Orlando in una lettera indirizzata al presidente e all'amministratore delegato di Almaviva, Marco Tripi e Andrea Antonelli, al governatore Rosario Crocetta, all'assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri e ai sindacati.

La multinazionale quattro giorni fa ha annunciato esuberi a partire dai prossimi mesi e 3 mila operatori del call center palermitano rischiano di essere licenziati nel 2015.  «Auspico che sia promossa dal governo regionale - scrive ancora Orlando - l'indizione, con ogni sentita urgenza, di una riunione estesa a tutte le parti coinvolte. L'amministrazione comunale è disponibile ad individuare potenziali nuove ipotesi funzionali alla salvaguardia e al consolidamento della presenza di Almaviva nel territorio siciliano».

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