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Funghi, l’esperto: dopo averli raccolti meglio farli controllare

Mario Tamburello, presidente del Gruppo micologico siciliano: "Ecco quali sono quelli più velenosi"

PALERMO. Inizia la stagione dei funghi e gli esperti consigliano attenzione nella raccolta per scongiurare i casi di intossicazione. L'ultimo si è verificato a Corigliano Calabro, nel Cosentino, con un tragico epilogo a Palermo. Un uomo di 43 anni, Dino Falco, è deceduto lunedì scorso all'Ismett dove era stato trasportato d'urgenza dall'ospedale calabrese. Tra i prataioli ingeriti si nascondevano anche funghi tossici. “Bisogna astenersi, se il fungo non è determinato con esattezza”, sottolinea Mario Tamburello, presidente del Gruppo micologico siciliano. Ecco il suo vademecum per la raccolta e il consumo sicuro dei funghi.

Come si certifica la commestibilità dei funghi?

“E' fondamentale il controllo da parte dei micologi delle associazioni o dell'Asp, affinché ne determinino il genere, la specie e, dunque, la commestibilità.”

Come si impara a riconoscerli?

“Frequentando i corsi tenuti dalle associazioni micologiche come la nostra o dai Comuni, come previsto dalla legge regionale, e ottenendo il relativo tesserino di autorizzazione alla raccolta.”

Quali sono i più pericolosi?

“Tra i più velenosi va annoverata, prima fra tutti, l'Amanita phalloides, un fungo letale e molto diffuso. Quasi certamente è stato questo a causare l’ultimo caso di intossicazione”

Infine, l’esperto raccomanda che in caso di sintomi da intossicazione alimentare insorti dopo il consumo di funghi, è fondamentale recarsi al pronto soccorso ed evitare terapie autonome.

 

 

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