Ascoltare Gabriele Sunseri è soprattutto un viaggio nella storia recente dei conflitti mondiali: è infatti lui l’appassionato collezionista di uniformi militari che apre palazzo Arrigo a Termini Imerese, una delle novità di quest’anno visitabile per le Vie dei Tesori. Ieri e oggi il pubblico si è riversato in questi saloni e ha riempito Sunseri delle domande più disparate.
Nei tre grandi saloni – il soffitto di una delle sale fu colpito sotto i bombardamenti del 1943 e dovette essere restaurato: il recupero conservativo ha lasciato intatta la sua bellezza – una fila ininterrotta di manichini con le uniformi che vanno dall’epoca risorgimentale fino alla seconda guerra mondiale, quindi dal 1859 al 1945. Una raccolta profondamente legata alla storia della famiglia proprietaria, nata sulla scia di notizie e biografie degli antenati, come spiega lo stesso Gabriele Sunseri.
«È una passione di casa, qui potete vedere infatti anche un’uniforme da sottotenente di artiglieria pesante che esponiamo in memoria di mio padre che fu ferito quasi mortalmente dopo l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre e rimase un mese in coma in un ospedale di Bari». Il viaggio prosegue: ecco uno dei pezzi più simbolici, un’ uniforme tedesca in memoria del colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, tra i protagonisti dell’Operazione Valchiria e del fallito attentato a Hitler. Al manichino mancano un occhio, una mano e tre dita, esattamente come al colonnello che era stato ferito in un’operazione della Royal Air Force in Africa.
Camminando nei saloni si incontra anche l’uniforme di un capitano pilota americano in memoria di Robert Morgan, comandante di un famigerato B17: durante la sua ultima missione fu girato un documentario a bordo, che resta una delle poche testimonianze di quei tempi. Il viaggio si chiude con l’uniforme da combattimento del capitano del XX Fanteria Brescia, appartenuta a Vincenzo Arrigo, il proprietario del palazzo. «Fu fatto prigioniero dai tedeschi ma, molto apprezzato per il suo coraggio e preparazione, divenne amico di alcuni degli ufficiali nemici».
Tra gli altri luoghi visitabili per i prossimi due weekend delle Vie dei Tesori a Termini Imerese, ci sono lo storico Grand Hotel delle Terme e le terme romane; il Museo della Targa Florio che proprio al Grand Hotel aveva il suo cuore organizzativo: ci si muove tra auto, motori ed equipaggi, riscoprendo gli anni ruggenti di Nino Vaccarella. Poi il sontuoso Palazzo Sansone Chiarano alla Gancia, tra specchiere dorate, affreschi, arredi d’epoca, piccole collezioni d’arte, la bottega intatta di don Totò Sperandeo, ultimo artigiano capace di costruire un carretto siciliano pezzo dopo pezzo; la «chiesa della gente di mare» dei padri Carmelitani, che poi divenne granaio e caserma e dove vi racconteranno la battaglia di patri Masinu perché tornasse luogo di culto; i capolavori d’arte nella «Cammara picta» del Palazzo comunale e nella «bomboniera» di San Bartolomeo; i depositi del Museo civico Baldassare Romano, le leggende alla chiesa di Sant’Orsola e al Santuario della Consolazione, uno dei più antichi santuari mariani in Sicilia. Poi le esperienze che quest’anno sono tante: giri in barca al tramonto con la Lega navale, yoga al calar del sole e pilates sul mare.
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