Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Centro Amazzone, «Voci di Resistenza Femminile, Cuba-Italia-Messico»

Il Centro Amazzone insieme alla Fondazione Fo Rame e alla Fondazione Barba Varley propone un incontro denso di significato e di riflessione sull’attualità attraverso la voce di protagoniste che per storia personale e per impegno civile e culturale formano il grande ed invisibile fenomeno femminile di resistenza, senza confini geografici, a contrasto della sorte tragica dell’umanità nella morsa di politiche autoritarie e di organizzazioni criminali. Ad aprire l’incontro sarà la lettura da parte delle Attrici/Non del Centro Amazzone di un documento contro il genocidio in atto a Gaza.

Il programma è articolato per Auto-racconti per dare voce alla situazione sociale e artistica del Paese da cui le ospiti provengono:

  • Marcela Turati, messicana, giornalista molto nota per il suo impegno alla ricerca della violazione dei diritti, con un giornalismo responsabile e indipendente. Insieme a Claudio La Camera ha scritto il libro «Una strage silenziosa» sul fenomeno dei desaparecidos in Messico.
  • Mattea Fo, nipote di Dario Fo e Franca Rame, presidente della Fondazione a loro dedicata, darà voce al percorso politico e artistico della nonna Franca Rame, il vissuto segnato dallo stupro, l’impegno femminista, e racconterà del progetto che la Fondazione Fo Rame sta promuovendo in Umbria per dare una seconda occasione a donne sopravvissute a storie di violenza.
  • Roxana Pineda, attrice, regista e drammaturga, cubana, direttrice del Centro di Ricerca Teatrale Odisseo e docente della Scuola professionale d’arte di Villa Clara a Cuba, darà vita ad una performance dal titolo «Fogli di carta volanti» ispirato al libro omonimo della poetessa, attrice e regista colombiana, Patricia Ariza.
  • Lina Prosa, drammaturga e direttrice del Centro Amazzone, insieme ad Anna Barbera, racconterà l’esperienza del progetto «MigraTeatro» dedicato al Teatro come cura, centrato sul corpo femminile nei suoi momenti di crisi per malattia, diversità, diseguaglianza sociale.

L’incontro sarà coordinato da Marina Turco. Gli Auto-racconti saranno accompagnati dai commenti di Simone Audemars, fondatrice del Centro di esplorazione teatrale LeLabō di Losanna, e di Karin Chirinos Bravo, esperta di drammaturgia latinoamericana dell’Università La Sapienza di Roma.

Nell’occasione il Centro Amazzone firmerà la Carta di Milano inerente il progetto «Rifugio Ada-231» dedicato a persone impegnate nel campo della difesa dei diritti umani; un luogo di protezione per chi lavora in condizioni difficili e in contesti pericolosi. Il rifugio è un luogo dinamico di aggregazione e di sensibilizzazione, uno spazio di promozione della riflessione pubblica sui temi di ingiustizia sociale. Il progetto si pone in linea di continuità con la grande tradizione di accoglienza e di supporto sociale di Dario Fo e Franca Rame e con le attività di aiuto agli intellettuali e artisti che Eugenio Barba ha attivato fin dal 1980 con la Fondazione «Stanislavskij».

La lotta per i diritti umani accomuna le donne di diverse culture a diverse latitudini attraverso forme di resistenza quasi sempre legate all’arte e ad un giornalismo indipendente.
Il programma disegna una geografia della parola e dell’azione in cui il destino del corpo è legato al destino del Paese e alla produzione di linguaggi artistici capaci di costituire una letteratura di resistenza che spesso ha anche forma clandestina dinanzi a forme violente di persecuzione e di restrizione delle libertà.

L’incontro di giorno 5 assume un significato maggiore sullo sfondo dell’attualità ferita dalle guerre e dall’emergenza umanitaria a Gaza e in Ucraina e dall’avvento di ideologie autoritarie con gravi risvolti sui fenomeni migratori e le libertà di pensiero.

Caricamento commenti

Commenta la notizia