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Grandi nomi per la nuova stagione del teatro Biondo di Palermo

In scena Bergamasco, Servillo, Orlando, Lavia e tanti altri

Presentata oggi (8 maggio 2025) la prima stagione del Teatro Biondo di Palermo firmata dal neo direttore artistico, Valerio Santoro, attore e regista campano che in soli tre mesi ha organizzato una stagione piena di nomi prestigiosi e intramontabili classici: Sonia Bergamasco, Toni Servillo, Gabriele Lavia, Silvio Orlando e ancora Maria Pajata che interpreta «Riccardo III», o Elisabetta Pozzi, diretta da Davide Livermore per «Il lutto di addice ad Elettra» di Eugene O’Neill, Cechov con «Il Gabbiano» con Giuliana De Sio e Filippo Dini. Ancora Shakespeare con «La tempesta» regia di Alfredo Arias.

Il presidente dello Stabile, Gianni Puglisi, si è detto fiducioso che tutto «sia in mano di un vero uomo di teatro e che l’obiettivo ultimo è quello di fare del Biondo un teatro europeo e prima ancora un Teatro Nazionale». La Stagione si inaugura l’11 ottobre con «La principessa di Lampedusa» di Ruggero Cappuccio, ma resta in attesa di mettere in scena nel 2027 «Il Gattopardo», quando saranno scaduti i diritti d’autore, con la regia di Leo Muscato.

Santoro ha dichiarato di voler usare spazi diversi, per un Teatro diffuso, dal Garibaldi al Montevergini. «L’importante - ha spiegato - che il teatro sia proiettato fuori, nei luoghi più impensati, nei quartieri a rischio, affinché abbia il più alto valore sociale». In questo si trova in perfetta sintonia con il soprintendente del Teatro Massimo, Marco Betta, presente alla conferenza stampa per presentare il nuovo protocollo d’intesa con il teatro lirico. Sarà possibile abbonarsi al «Duetto», cinque spettacoli tra prosa e lirica a un prezzo molto conveniente e poi i due teatri daranno vita a spettacoli di prosa e lirica nelle scuole e nei quartieri.

Grande spazio sarà riservato anche agli attori palermitani come Filippo Luna, Salvo Piparo o Emma Dante che torna in scena con «Re Chicchinella». Ancora qualche prima nazionale come «La Rigenerazione» di Italo Svevo con Nello Mascia e Roberta Caronia o «Enigma» di Hugh Whitemore con Peppino Mazzotta.

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