
Il Teatro Massimo di Palermo si prepara ad accogliere Stefano Bollani, uno dei pianisti più talentuosi ed eclettici del panorama musicale italiano, che si esibirà lunedì 3 e martedì 4 marzo alle ore 21 in due concerti della sua nuova tournée Piano Solo Tour. Jazzista di prima grandezza, e grande performer, Bollani è amato per la sua straordinaria capacità di improvvisazione e per la sua versatilità musicale. Sul palco del Teatro Massimo porterà un repertorio che spazia dalla musica classica al jazz, dal pop ai ritmi sudamericani, in un viaggio musicale senza confini. La scaletta del concerto prenderà forma in tempo reale, guidata dalle suggestioni del pubblico e dalla creatività dell'artista. «Il Piano Solo Tour è un'esperienza di libertà e di condivisione" - dice Bollani - Ogni concerto è un'avventura, un dialogo con il pubblico, in cui la musica nasce e si trasforma in un flusso continuo di emozioni».
Chi è Stefano Bollani
Stefano Bollani (Milano, 1972) all’età di sei anni comincia a studiare pianoforte ed esordisce professionalmente a quindici anni. La sua musica è un enorme gioco da re-inventare, da solo o con i partners più diversi, cercando stimoli nella musica del passato e del presente, improvvisando a fianco di grandi artisti come il suo nobile mentore Enrico Rava, Chick Corea, Richard Galliano, Bill Frisell, Lee Konitz, Paul Motian, Pat Metheny, incidendo per le etichette di jazz più prestigiose quali ECM, Label Bleu e ACT records. Collabora con orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Leipzig, la Scala di Milano e l’Orchestre National de Paris suonando musiche dei suoi prediletti Gershwin, Ravel e Poulenc con direttori come Riccardo Chailly, Krjstian Jarvi, Daniel Harding, Zubin Mehta, Anthony Pappano. Ha un forte legame con il Brasile. Ha registrato due dischi a Rio de Janeiro (Carioca, 2007, e Que bom, 2018) e ha avuto modo di collaborare con molti artisti brasiliani tra cui Hamilton de Holanda, Caetano Veloso e Chico Buarque. Scrive libri (tra cui il romanzo La sindrome di Brontolo) o inventa spettacoli teatrali come Primo Piano, con la Banda Osiris o La regina dada, scritto e interpretato insieme a sua moglie Valentina Cenni. In radio, insieme a David Riondino, ha dato vita al Dottor Djembè, onnisciente musicologo che ha sparso semi di ironia e sarcasmo per svariati anni dai microfoni di RadioRai3. In tv, dopo l’ esperienza alla corte del grande Renzo Arbore, ha condotto programmi-jam session di parole e musica (Sostiene Bollani su Rai3 e L’ importante è avere un piano su Rai1). Dal 2021, su Rai3, conduce insieme a Valentina Cenni Via dei matti numero zero, una striscia quotidiana pre-serale dedicata alla musica giunta alla quarta edizione. Al festival del cinema di Venezia 2022 è stato insignito del prestigioso premio della critica Soundtrack Stars Award per la sua attività di compositore per i film, premiata anche con un Nastro d'argento nel 2021 (per Carosello Carosone) e con il David di Donatello nel 2023 (per Il pataffio).
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