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Palermo, debutta l'Opera dei Pupi in miniatura di Mimmo Cuticchio che racconta Rosalia

La prima volta, l’ha fatto a Osaka, agli inizi degli anni Novanta. Ma prima o poi, racconta Mimmo Cuticchio, a ogni oprante è capitato di doversi misurare con teatrini in miniatura: facili da montare e da trasportare, possono risolvere più di un problema logistico. In più, e non è poco, la manovra a vista dei pupi piace moltissimo a grandi e piccini.

A distanza di più di trent’anni da Osaka, l’oprante, puparo e cuntista palermitano volendo mettere in scena uno spettacolo su Santa Rosalia destinato al pubblico dei più piccoli, ha deciso di ricorrere all’Opera dei Pupi in miniatura. Nasce così la nuova produzione «C’era e c’era una volta… Rosalia», da oggi 17 dicembre a venerdì 20 nello spazio dell’associazione Figli d’Arte Cuticchio in via Bara all’Olivella (tutti i giorni alle 18,30, ingresso libero con prenotazione obbligatoria allo 091 323400).

Lo spettacolo fa parte di «Pellegrini in questa via», il nuovo progetto dell’Associazione Figli d’Arte Cuticchio inaugurato dall’omonima e poetica mostra di Tania Giordano nella Chiesa di San Giorgio dei Genovesi (fino al 30 dicembre, ingresso libero, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19).

Lo spettacolo

In «C’era e c’era una volta…Rosalia», la Santuzza si fa piccola piccola come pure i pupi di Mimmo Cuticchio. Il palcoscenico è un teatrino in miniatura curato nei minimi particolari, dove i pupi in formato ridotto sono manovrati a vista; modalità straordinariamente capace di catturare l’attenzione del pubblico, soprattutto dei più piccoli per i quali è stata pensata questa rappresentazione che di per sé è una chicca. Con una chicca nella chicca, perché la piccola Rosalia in scena è un prezioso pupo-giocattolo creato dalla mamma di Mimmo, Pina Patti.

«Nel realizzare lo spettacolo – dice Mimmo Cuticchio – ho pensato soprattutto al pubblico dei bambini, immaginando un allestimento che non ha nulla di meno rispetto ai modelli della tradizione. I pupi, sebbene alti soltanto trenta centimetri, testa esclusa, sono stati realizzati dal maestro puparo Pietro Scalisi allo stesso modo di quelli usati nel palcoscenico tradizionale; i fondali, dipinti in sequenza dallo scenografo napoletano Alfredo Troisi si srotolano attraverso un rullo a manovella. Nel concepire questa storia di Rosalia, ho pensato a mia madre; a quando, intenta a vestire i pupi piccoli, raccontava di essere nata in una famiglia numerosa e povera, dove i giocattoli per i figli non erano previsti. Ora che sono vecchia, diceva, li voglio costruire io, per tutti i bambini. E tra i tanti pupi-giocattolo che mamma Pina ha realizzato per la mia Compagnia, c’è anche la Santa Rosalia che si vedrà in scena in questi giorni in via Bara all’Olivella».

Il progetto «Pellegrini in questa via» con l’omonima mostra di Tania Giordano e lo spettacolo «C’era e c’era una volta… Rosalia», è realizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, nell’ambito delle iniziative per il quattrocentesimo anniversario del Festino di Santa Rosalia.

Info e prenotazione obbligatoria per l’ingresso libero allo spettacolo: 091 323400

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