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Rosalia, la Santuzza palermitana: un libro e un video sulla patrona raccontata da Mimmo Cuticchio

Venerdì 18 ottobre alle 17 la presentazione nella sede di via Bara all’Olivella

Santa Rosalia secondo l’oprante, puparo e cuntista Mimmo Cuticchio. Venerdì 18 ottobre alle 17 nella sede dell’Associazione Figli d’Arte Cuticchio in via Bara all’Olivella 48, la presentazione della pubblicazione e del documentario Rosalia, la Santuzza palermitana, frutto del progetto realizzato in occasione del quattrocentesimo Festino di Santa Rosalia.

Il volume curato da Tiziana Lo Porto e il documento filmato curato da Alessandra Costanza, raccontano il rapporto consolidato del Maestro con la santa patrona palermitana e il viaggio intrapreso con gli allievi del laboratorio che si è svolto lo scorso luglio alla Città dei Ragazzi. Un viaggio affascinante, conclusosi con un cunto che ha visto protagonista lo stesso Mimmo Cuticchio.

Documenti d’epoca, foto, video, interviste e il diario di bordo del laboratorio, adesso restituiscono al pubblico i “fotogrammi” di un’avventura dipanata tra le pratiche e i linguaggi del contemporaneo insieme con la tradizione del teatro dei pupi e del cunto.

«È senz’altro una occasione straordinaria – dice il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella – per promuovere la nostra memoria storica, considerando che l’Opera dei Pupi è tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità. Questo testo e questo video testimoniano ancora una volta la passione e l’impegno dell’Associazione Figli d’Arte Cuticchio per la valorizzazione e la salvaguardia dell’opera dei pupi, una tradizione siciliana che necessita di essere conosciuta, diffusa, tramandata e protetta costantemente, attraverso la condivisione con il pubblico».

Santa Rosalia e i pupi, un rapporto che per l’oprante, puparo e cuntista palermitano con due lauree honoris causa, affonda le radici nella sua infanzia. «Da bambino – racconta Mimmo Cuticchio – quando mio padre metteva in scena la storia della Santuzza, io facevo la voce dell’angioletto che ha il compito di guidare la giovane Sinibaldi dal palazzo alla grotta del suo eremitaggio. Una piccola parte che mia madre, Pina Patti, mi ha aiutato a imparare a memoria e che, parola per parola, ricordo ancora adesso: Rusulia, Rusulia si tu vuoi ristare cu’ mia, lassa stu palazzu e anche si un sai la via, i tuoi stessi peri ti porteranni nni mia…».

Il progetto Santa Rosalia, la Santuzza palermitana è stato realizzato dall’Associazione Figli d’Arte Cuticchio con il contributo dell’assessorato comunale alla Cultura, su risorse del Fondo nazionale dello Spettacolo nelle aree periferiche del Comune di Palermo e della Città metropolitana di Palermo.

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