Ustica, tra cielo e mare, ginestre e hibiscus, appassionati di diving e gatti variopinti, è da qualche giorno anche isola ideale per riprese marine dal taglio cinematografico firmate niente meno che da Martin Scorsese, sbarcato giovedì sera con la sua troupe e accompagnato dalla figlia Francesca, nota al pubblico di Sky Atlantic e HBO per aver partecipato alla miniserie televisiva di Luca Guadagnino We are who we are.
Il famoso regista americano di origine siciliana è infatti giunto sull’isola per girare una parte del docufilm sui naufragi dell'antichità. Si tratta di un lavoro basato su un progetto dell’archeologa subacquea Lisa Briggs, docente e ricercatrice dell'Università di Cranfield in Inghilterra, coprodotto dall’assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana, da Sikelia Productions che fa capo allo stesso Scorsese, da Sunk Costs Producions, Chad A. Verdi e LBI Entertainment.Martin Scorsese, che ha lasciato Ustica oggi intorno alle 13.00 su una imbarcazione alla volta di Palermo, ha soggiornato nella raffinata villa eco-friendly, unica nel suo genere a Ustica, in contrada Tramontana, progettata dagli architetti Aldo e Laura Li Bianchi. Una residenza dotata di ogni confort con arredamenti su misura, piscina interamente ricoperta in pietra lavica e vista mozzafiato. Tra i servizi richiesti da Scorsese non poteva mancare lo chef esperto di manicaretti made in Sicily, Matteo Cannizzaro, originario di Bolognetta, dall’inglese fluente grazie ai molti anni di lavoro trascorsi a Londra.
Lo chef dei vip non ha solo cucinato ottimi piatti ma ha intrattenuto il regista cantando con lui pezzi di Alicia Keys. Scorsese ha anche cenato in alcuni ristoranti dell’isola, gustato ottimi gelati, fatto shopping con la figlia e i suoi due cagnolini.Soddisfatto di questa operazione si è detto l’assessore ai Beni culturali e Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato: «Abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa mettendo a disposizione tutti i siti, i parchi archeologici e i musei di pertinenza dell’assessorato, considerata la rilevanza del progetto e il grandissimo ritorno d’immagine per la Sicilia e per il suo patrimonio culturale».
Le riprese sono state realizzate nel corso dell’estate oltre che nel Canale di Sicilia, con la collaborazione della Soprintendenza del mare per tutta la parte marina e subacquea, anche nel Trapanese, ovvero nel parco archeologico di Selinunte, nel sito di Marsala-Lilibeo, delle Cave di Cusa, a Pantelleria, a Marausa - dove è recente il ritrovamento del relitto "Marausa 2"- e, ancora, al museo del Satiro danzante di Mazara del Vallo, al museo regionale Agostino Pepoli di Trapani, e, infine, al museo archeologico regionale Salinas di Palermo. Tra le location prescelte ci sono, inoltre, la Tonnara di Favignana, l’isola di Mozia, Erice, mentre in provincia di Palermo, Polizzi Generosa, cittadina d'origine dei nonni del regista. Altri luoghi sono ancora in corso di individuazione.
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