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Un concerto a Roma per ricordare la cantante palermitana Giuni Russo a 20 anni dalla morte

La carriera artistica di Giuni Russo, la cantautrice palermitana scomparsa il 14 settembre di 20 anni, è sempre stata caratterizzata dalla sua straordinaria voce e versatilità, capace di sorprendere e mettere d’accordo un vasto pubblico. Icona unica nel suo genere, ha esplorato una vasta gamma di generi musicali, dalla musica leggera al jazz, dal pop all’opera, fino alle influenze della musica etnica, mostrando una curiosità insaziabile e senza pregiudizi. Il concerto Voci parallele a lei dedicato a 20 anni di distanza dalla prematura scomparsa, celebra il suo immenso contributo alla musica italiana con la partecipazione di grandi artisti, i quali renderanno omaggio alla sua arte presso l’Auditorium della Nuvola all’Eur di Roma, il 14 settembre 2024 alle 21, per la rassegna di spettacoli Eur Culture.

Nata a Palermo, nel 1967 Giuni Russo vince il Festival delle Voci Nuove di Castrocaro, guadagnandosi l’accesso al Festival di Sanremo del 1968, dove con il nome di Giusy Romeo presenta No amore. Lo stesso anno partecipa al Disco per l’Estate con L'onda e in seguito incide su 45 giri cover di Smoke gets in your eyes e I say a little prayer.  All’inizio degli anni Settanta lavora come corista per Adriano Celentano e Il Balletto di Bronzo. Con il nuovo nome d’arte Junie Russo pubblica nel 1975 per la Basf l’album Love Is A Woman. Nel 1978 sceglie lo pseudonimo di Giuni Russo e dopo essere entrata in contatto con Franco Battiato realizza l’album Energie (1981). L’anno seguente ottiene un enorme successo con il singolo Un’estate al mare, che vince il Festivalbar. Nel 1983 partecipa all’album Natale con i tuoi, cantando Adeste fideles. Fra il 1983 e il 1987 pubblica singoli di successo e album nei quali esplora soluzioni musicali più ricercate e sperimentali. La svolta arriva nel 1988 con l’album A casa di Ida Rubinstein, nel quale Giuni Russo esegue arie e romanze liriche. Nel 1994 pubblica Se fossi più simpatica sarei meno antipatica, rileggendo pagine di Ettore Petrolini e duettando con Franco Battiato in Strade parallele. Nel 2003 partecipa al Festival di Sanremo con Morirò d’amore, nel 2004 pubblica la suite musicale Napoli che canta per il film omonimo del 1926.

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