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Igor Stravinskij secondo Mimmo Cuticchio al Teatro Antico di Segesta

Pupi, musiche dal vivo e cunto per una Histoire du Soldat unica, per la prima volta in Sicilia

Igor Fëdorovič Stravinskij secondo Mimmo Cuticchio, per una Histoire du Soldat unica che fonde magicamente pupi, cunto e musica. Dopo il debutto a Boston, il successo lo scorso maggio a Roma, all’Auditorium della Musica Ennio Morricone (Sala Petrassi, 700 posti, sold out in entrambe le repliche) e, a giugno, al Ravenna Festival, il nuovo spettacolo per la grande scena della compagnia Figli d’Arte Cuticchio arriva per la prima volta in Sicilia, al Teatro Antico di Segesta, giovedì 15 e venerdì 16 agosto, alle 19,30 nell’ambito della terza edizione del Segesta Teatro Festival diretto da Claudio Collovà.

Sul palcoscenico, il puparo, oprante e cuntista Mimmo Cuticchio che firma l’adattamento scenico e la regia, e i «manianti» e combattenti Giacomo Cuticchio, Tania Giordano, Salvino Calatabiano. Musiche di Stravinskij su libretto di Charles Ferdinand Ramuz, eseguite dal vivo dal Giacomo Cuticchio Ensemble. Scene e costumi Tania Giordano, organizzazione Elisa Puleo. Mimmo Cuticchio ha curato l’adattamento del libretto originale in francese di Ramuz per l’opera da camera di Stravinskij, partendo dalla costruzione dei pupi appositamente preparati.

«Per Histoire du Soldat – dice Cuticchio – ho cucito un retablo che vede la musica, i pupi e il cunto raccontare insieme la favola dell’ingenuo soldato che desidera solamente passare i giorni di licenza con la madre e la fidanzata e che, invece, sulla via verso casa incontra il diavolo in persona travestito da mercante, pronto a scambiare il violino che il giovane porta con sé, con un prezioso libro in cui poter leggere il futuro… Un’opera del 1918, all’epoca all’avanguardia, scritta da due giovani esuli, Stravinskij e Ramuz, che immaginavano di fondare una piccola compagnia girovaga…».

Mentre si sviluppa la trama di un racconto denso di poesia, i pupi mostrano altre possibili letture, altre magiche suggestioni, mentre le vibrazioni della voce di Cuticchio e le variazioni della sua espressività si intrecciano con le cadenze del cunto, di cui Mimmo è indiscusso maestro, e con il ritmo di un impari combattimento tra il demonio e il misero soldato. Gli opranti tendono a fondere i loro corpi con quelli dei loro personaggi e alcuni passaggi risultano di particolare maestria nell’arte del manovrare, come la vestizione della principessa risanata o il ballo gioioso che Mimmo Cuticchio esegue in un momento d’illusoria felicità.

Unico «oprante» con due lauree honoris causa: la prima conferitagli nel 2022 dall’università degli studi Roma Tre, in Teatro, musica e danza; la seconda in Italianistica, lo scorso marzo, dall’università degli studi di Palermo, Cuticchio continua il viaggio con i suoi pupi, portandoli in giro per il mondo. Quest’anno, dopo L’infanzia di Orlando, ospite d’onore a Tunisi nell’ambito del Festival internazionale delle marionette, l’avventura continua con Histoire du Soldat.

Nelle foto Histoire du Soldat a Roma, Auditorium Parco della Musica, il 5 maggio 2024 (Fondazione Musica Per Roma - Musacchio, Pasqualini & Fucilla/MUSA)

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