Estetica e storia. La mostra fotografica in memoria dell’arte e della passione di Enzo Sellerio per l’immagine racconta una Sicilia degli anni ’60 ancora martoriata dalla guerra: la povertà e le difficoltà dei bambini, cui è dedicata la mostra, trasudano verità e racconto di un’Isola che ancora paga un pesantissimo dopoguerra. Curata da Olivia Sellerio e Sergio Troisi, prodotta da Sellerio Editore in collaborazione con la Fondazione Sant’Elia, «Bambini di Sicilia», titolo della mostra, aprirà le porte il primo giugno e sarà visitabile fino al 30 giugno dalle 10 alle 20 al Loggiato San Bartolomeo. Il costo del biglietto è di tre euro, ingresso gratuito fino ai 14 anni.
Novanta fotografie di cui 45 inedite: numeri che restituiscono l’idea di quanti tesori l’archivio Sellerio può ancora regalare alla città e alla Sicilia. «Aveva uno sguardo sulle cose che sicuramente si posava sull’aspetto estetico, per lui importantissimo - spiega il figlio, Antonio Sellerio - ma che andava sempre nel profondo, nel dettaglio, cercando di capire cosa ci fosse dietro l’apparenza».
Si tratta della seconda mostra, dopo quella tenuta al teatro Massimo dal titolo Scenario: «La maggior parte di queste fotografie sono state realizzate intorno agli anni ’60 - prosegue - e raccontano una Sicilia che racconta profonda povertà: lo sguardo dei bambini denunciano questa condizione, ma essi non rinunciano al sorriso, allo scherzo e alla voglia di non limitarsi alle ristrettezze delle condizioni». «La sua eredità? - prosegue - l’impegno a sostenere le idee a cui si crede».
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