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Palermo, al Patafisico l’universo poetico e clownesco di Céline Brynart

Lo spettacolo domani, venerdì 31, per la quarantunesima edizione del festival «La Macchina dei Sogni». Al Teatro dei Pupi Santa Rosalia replica de «L’infanzia di Orlando»

Il Piccolo Teatro Patafisico di via La Loggia e il Teatro Atlante in via della Vetreria, a due passi da via Alloro, ospiteranno domani, venerdì 31 maggio, gli spettacoli della quarta giornata di “Come l’Arca di Noè”, quarantunesima edizione de La Macchina dei Sogni di Mimmo Cuticchio. Quest’anno, infatti, il festival ha messo in rete quattro teatri palermitani: con il Teatro dei Pupi di via Bara all’Olivella e la Sala degli Specchi del Politeama Garibaldi, ecco il Teatro Atlante, luogo di incontro, scambio e confronto tra poetiche diverse e diverse tipologie di pubblico, e il Piccolo Teatro Patafisico che attraverso la compagnia Teatro degli Spiriti ha fatto della “figura” la cifra stilistica del proprio percorso di ricerca.

Sempre domani, al Teatro dei Pupi “Santa Rosalia” di via Bara all’Olivella, replica de “L’infanzia di Orlando” della Compagnia Figli d’Arte Cuticchio. Sempre in via Bara, nel Laboratorio al civico 48, continua fino al 2 giugno la mostra “Animali e creature fantastiche nell’arca dei pupi”.

Gli spettacoli

Al Piccolo Teatro Patafisico (venerdì 31 maggio alle 11), va in scena “Ginette et son Monde” che arriva con il Theatre en Vol di Sassari. Un’occasione per scoprire l’universo poetico e clownesco di Céline Brynart. Un universo fatto di giocoleria, manipolazione di oggetti, acrobatica e danza; un distillato di innocente poesia che scaturisce da una comicità semplice, sensibile al respiro del pubblico.

Un mondo in cui si è chiamati a stare al gioco e a lasciarsi andare. E Ginette timida ma determinata, maldestra e al contempo risoluta, incanterà adulti e bambini dai 6 anni in su.

Brynart si è formata alla Scuola di Circo, all’Espace Catastrophe e alla Scuola internazionale di Teatro Lassaad di Bruxelles; e nella capitale belga, dal 1996 insegna teatro, movimento, contact-dance e linguaggio del circo all’Ecole de Cirque. Dal 2021 è attrice ne “Il grande spettacolo della fine del mondo” produzione del Theatre en Vol, che affronta il tema del cambiamento climatico (ingresso 3 euro, prenotazioni allo 091 323400).

Al Teatro Atlante (venerdì 31 maggio alle 17), la compagnia Girovago e Rondella di Vetralla nel Viterbese, porta in scena “Antipodi”, teatro d’ombre e burattini da tavolo per un viaggio surreale da una parte all’altra del mondo, che mette insieme diversi stili e tecniche del teatro di figura: dalle ombre cinesi alla manipolazione di oggetti, al teatro fisico.

Girovago e Rondella sono una compagnia di attori e artisti plastici, fondatori di un teatro di marionette surreale e popolare che sceglie come palcoscenico la strada e luoghi non convenzionali. Marco Grignani e Federica Lacomba hanno iniziato la loro avventura artistica nel 1987 su una barca-teatro in Grecia. Attualmente vivono nella casa-atelier Spazio Dromosofico di Vetralla, luogo d’incontro di artisti che arrivano da tutto il mondo e sede di workshop (ingresso 3 euro, prenotazioni allo 091 323400).

Al Teatro dei Pupi “Santa Rosalia” di via Bara all’Olivella, sempre domani 31 maggio alle 11, replica de “L’infanzia di Orlando” della Compagnia Figli d’Arte Cuticchio, il sorprendente prequel del valoroso paladino di Francia, firmato da Mimmo Cuticchio (ingresso 3 euro, prenotazioni allo 091 323400).

La mostra

Visite fino al 2 giugno (dalle 9,30 alle 13) per la mostra “Animali e creature fantastiche nell’arca dei pupi” allestita, nel Laboratorio di via Bara all’Olivella 48, da Tania Giordano che firma pure l’immagine del festival. Esposte vere e proprie chicche, alcune antiche di secoli e tornate a Palermo dopo che Mimmo Cuticchio le ha recuperate, una ventina di anni fa, da una collezione privata in Toscana: «Pupi armati e non – dice il puparo, oprante e cuntista palermitano –, teste di ricambio, animali di tutti i tipi appartenuti a Peppino Amante, puparo dell’Albergheria, che non potendo più far fronte alle spese d’affitto del suo teatrino, li ha svenduti per soli cinque milioni di vecchie lire. In mostra, ci sono anche gli animali e gli sfondi realizzati da Pina Patti Cuticchio, mia madre».

Un affascinante viaggio tra gli animali, i mostri e le altre creature fantastiche che rendono avvincenti le storie dell’Opra. Grazie alla maestria dei pupari e all’uso di artigianali “effetti speciali”, questi straordinari comprimari interagiscono con i personaggi, creando mondi fantastici e irresistibili. Sono creature in grado di cogliere l’interiorità e l’animo dei paladini, di comprenderne la forza e la debolezza. Tutti loro saliranno sull’Arca del Festival, simbolico veicolo di salvezza e di rinascita. (Ingresso libero su prenotazione allo 091 323400).

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