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Palermo, in migliaia per la processione del venerdì Santo all'Albergheria con i bimbi protagonisti

Tra le più antiche e spettacolari della città. Il sindaco Lagalla: «Vicini a questo quartiere»

Un sorriso illumina il volto dei turisti mentre dai loro occhi scendono lacrime di commozione. La processione della chiesa dei Fornai nel quartiere dell’Albergheria di Palermo è tra le più antiche e spettacolari della città. La processione coinvolge grandi e piccini, vestiti con i costumi dell’epoca, che a piedi nudi sfilano dalla chiesa di San Giuseppe Cafasso: con loro anche il sindaco Roberto Lagalla, il consigliere comunale Salvatore Imperiale, il comandante della polizia municipale Angelo Coluciello, l’assessore comunale Pietro Alongi e l’assessore regionale Nuccia Albano.

«Comincio da qui - ha detto il primo cittadino - un quartiere che ha necessità di particolare aiuto e vicinanza dell’amministrazione e la vicinanza del sindaco vuole attestare questa attenzione». Lagalla ha poi fatto gli auguri ai palermitani e elargito alcune raccomandazioni per queste festività: «Serenità e felicità interiore - ha detto - sperando possano amare sempre di più la loro città. Queste festività siano motivo di divertimento senza che si trasformi in pericolo per qualcuno».

La rappresentazione del venerdì santo è molto sentita nel quartiere, «sono le nostre tradizioni - ha sottolineato Imperiale - ringrazio il parroco, don Massimiliano Turturici, per il grande lavoro che serve anche a togliere i bambini dalla strada». La processione è arrivata alla chiesa dei Fornai, dove un bambino vestito da angelo ha lanciato i petali sul feretro di Gesù Cristo, portato in spalla dai fedeli, al suo ingresso nella chiesa. «Siamo qui oggi per mostrare le nostre tradizioni ad una ragazza che non aveva mai partecipato - ha raccontato la signora Giulia - ogni volta è una grande emozione». Centinaia le persone accorse che hanno poi pregato per i bambini ricoverati nel vicino ospedale: «Preghiamo per loro - ha detto don Turturici dal palco - perché siano alleviate le loro sofferenze».

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