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«L’Italia non gioca a risiko», il ruolo geopolitico delle forze armate oggi nel libro di Cannella

Il messaggio del ministro Crosetto nel corso della presentazione a Palermo del libro: «La situazione attuale merita attenzione per evitare escalation»

Il ruolo strategico e globale delle forze armate nella sfida geopolitica internazionale. Una tematica oggi più che mai attuale che è stata protagonista dell’evento che ha anticipato la quarta edizione della rassegna letteraria Amici del libro, al museo Salinas, a Palermo, il cui calendario verrà presentato nelle prossime settimane. Nell’Agorà del museo archeologico regionale così è stato presentato il libro «l’Italia non gioca a risiko» (Giubilei Regnani) di Giampiero Cannella. Ad organizzare l’evento l’associazione Retablo, Coopculture e lo stesso museo Salinas.

Presenti, tra gli altri, Marco Romano, direttore del Giornale di Sicilia, Sebastiano Bavetta, docente di scienze economiche Unipa, Umberto Saccone, senior advisor Ey e adjunct professor Luiss Business School, e il sindaco Roberto Lagalla. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, in occasione dell’evento, ha mandato un messaggio rivolto al pubblico sottolineando che «la situazione internazionale, con la vile aggressione russa all'Ucraina e le crisi in Medio Oriente - ha spiegato Crosetto - merita attenzione per evitare ulteriore escalation: siamo stati i primi ad aiutare la popolazione palestinese, inviando aiuti umanitari, rendendo possibile il trasporto di bambini in pericolo di vita per essere curati nei migliori ospedali pediatrici italiani. Con l'Operazione Levante, l'Italia ha teso la mano a chi aveva bisogno di aiuto, sostenendo la popolazione civile e provando ad alleviarne le sofferenze. La Difesa - ha sottolineato il ministro - ha avuto un ruolo cruciale, essenziale per garantire le condizioni di sicurezza e stabilità, prerequisito necessario alla realizzazione di asili, scuole ed ospedali. È vitale che difesa e sicurezza siano percepite come pilastri della nostra libertà e del benessere, nazionale e globale», ha concluso Crosetto.

Foto di Vincenzo Pipitone

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