Dolore, commozione e grande partecipazione per l’ultimo saluto a Rosario Quattrocchi (nella foto), storico direttore artistico degli Amici della musica Giuseppe Mulè. Termini Imerese ieri pomeriggio (7 marzo) si è fermata per dare l’estremo saluto a un illustre concittadino che in vita si è fatto amare da tutti per impegno sociale, valore umano e culturale. Una affollatissima chiesa madre ha testimoniato la buona eredità che Rosario Quattrocchi, cavaliere della Repubblica italiana, ha lasciato nel cuore di chi lo ha incontrato e conosciuto.
Nell’omelia l’arciprete don Antonio Todaro, che ha celebrato la funzione religiosa, lo ha definito un esempio per tutti, un fuoriclasse della bellezza e della cultura «a Rosario vogliamo bene. Ringraziamo il Signore per avercelo dato. Un dono per tutti. Un educatore nato, promotore di eventi culturali. Mai una nota stonata in ciò che ha fatto. Ci ha insegnato che cantare assieme crea legami e solidarietà». Alla funzione religiosa erano presenti il sindaco di Termini Maria Terranova e il presidente del Consiglio comunale Michele Longo.
Toccanti le parole di Pino Toro, presidente nazionale dell’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, che ha voluto ricordare Rosario Quattrocchi, raccontando la sua instancabile attività a favore del sociale e soprattutto per l’Ail: «Porto il dolore e la testimonianza della comunità dell’Ail. Un cuore grande che raccoglieva il bene. Negli ultimi 20 anni ha raccolto per l’Ail 1,8 milioni di euro». «Sasà per gli amici era un esempio per tutti», ha detto Franco Corpora, presidente dell’associazione amici della musica Mulè. Un minuto di raccoglimento al tribunale di Termini.
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