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L’Ecomuseo di Palermo compie dieci anni e diventa accessibile a tutti

Alcune applicazioni permetteranno di avere audio descrizioni, video in lingua dei segni, e saranno installati dispositivi tattili all’interno del percorso

Dopo dieci anni dalla sua inaugurazione l’Ecomuseo Mare Memoria Viva di Palermo continua a crescere e ad arricchirsi di nuovi allestimenti ed exhibit. Si abbattono le barriere architettoniche, nascono percorsi e dispositivi per persone cieche e sorde, grazie a un investimento di 335 mila euro con fondi Pnrr.

L’Ecomuseo dall’anno scorso è gestito da un partenariato pubblico-privato di durata ventennale tra l’area della Cultura del Comune di Palermo, proprietario dell’immobile, e l’associazione Mare Memoria Viva, che gestisce lo spazio dell’ex deposito delle locomotive di Sant’Erasmo e della collezione ecomuseale.

«Dieci anni fa non avevamo rapporti con la comunità locale e questo territorio – spiega Cristina Alga (nella foto), una delle fondatrice dell’Ecomuseo -. Noi arriviamo con questo archivio di storia, memoria, fotografie, video di famiglie delle borgate marinare della città e in questi 10 anni abbiamo fatto tanto lavoro socio-educativo. Tuttora il pomeriggio ci sono attività gratuite per bambini e bambine e abbiamo uno spazio donne. In questi anni abbiamo curato sopratutto le relazioni con le famiglie e le scuole di questo territorio. Adesso ci sarà una biglietteria e la possibilità di lavorare con i turisti. Per i palermitani invece il museo rimane a ingresso gratuito».

Il museo, inoltre, è stato reso accessibile a tutti. Alcune applicazioni permetteranno di avere audio descrizioni, video in lingua dei segni, e saranno installati dispositivi tattili all’interno del percorso. «Sono state abbattute tutte le barriere architettoniche per le persone su sedie a ruote – continua Alga – e abbiamo lavorato sulla possibilità di comprendere i contenuti per persone di tutte le età e di diverse provenienze e formazioni culturali».

Ad accompagnare i visitatori all’interno del percorso è Gabriele Morana: «Cerco di raccontare il museo e le attività - dice - attraverso tre temi: la storia recente di Palermo dal secondo dopoguerra in poi, il rapporto dei cittadini con il mare e il ricordo».

«L’ecomuseo del mare è un esempio virtuoso di collaborazione tra amministrazione comunale e privato - dice Giampiero Cannella, assessore alla Cultura del Comune di Palermo -. In questi dieci anni l’associazione Mare Memoria Viva è diventata punto di riferimento per innumerevoli iniziative culturali e sociali in un quartiere particolarmente bisognoso di attenzione. Le innovazioni che vedono l’ecomuseo attrezzarsi per essere ancora più attrattivo inclusivo, sono la conferma di una preziosa e costante attenzione ai bisogni della città».

nel video le interviste a Cristina Alga e Gabriele Morana

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