Sul palco del Politeama Garibaldi di Palermo per la stagione dell’Orchestra sinfonica siciliana nei concerti di venerdì (16, inizio alle 21) e sabato (18, alle 17.30) uno dei pianisti più richiesti della sua generazione: Giuseppe Albanese (1977) diretto dal maestro Marco Angius (1969), un riferimento per il repertorio musicale contemporaneo. In programma Vier Landler (Quattro danze) D. 814. di Schubert (nella trascrizione per orchestra di Aldo Clementi) il concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 54 e la Sinfonia n. 1 (La Primavera) in si bemolle maggiore op. 38 di Shuman. Angius, già autore di una monografia su Salvatore Sciarrino, ha diretto Ensemble Intercontemporain (Agorà 2012), Tokyo Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestra della Toscana, Sinfonica di Lecce, I Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam, La Filature di Mulhouse, Teatro Lirico di Cagliari. È stato invitato da numerosi festival quali Biennale Musica di Venezia, Mito, Warsaw Autumn Festival, Ars Musica di Bruxelles, deSingel di Anversa (con l’Hermes Ensemble di cui è principale direttore ospite), Traiettorie, Milano Musica, Romaeuropa Festival. Nato a Reggio Calabria, Albanese si è laureato a 23 anni all’Università di Messina in Filosofia con una tesi sull’estetica di Franz Liszt nelle «Annèes de pèlerinage», conseguendo una votazione di 110 e lode con dignità di stampa della tesi. Il suo debutto discografico nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo «Fantasia», con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG «Après une lecture de Liszt», interamente dedicato al compositore ungherese. Di recente pubblicazione i Concerti nn.1 e 2 e Malèdiction di Liszt per Universal Music. A gennaio 2020 esce il suo terzo CD per Deutsche Grammophon: «Invitation to the dance», dedicato al balletto e contenente musiche di Weber, Delibes, Tchaikovsky, Stravinsky, Debussy e Ravel.