Le spoglie di Giuseppe Tomasi di Lampedusa raccolte in una cassetta e trasportate nella Basilica di San Domenico, a Palermo. Il nobile e scrittore siciliano, autore del Gattopardo, romanzo che racconta la trasformazione della società siciliana durante il Risorgimento, sarà dunque trasferito nel Pantheon degli illustri di Sicilia.
Questa mattina (31 gennaio), sono iniziate le operazioni di estumulazione dei resti all’interno della tomba ospitata nel cimitero monumentale dei Cappuccini, realizzato nella metà del XIX secolo, sotto gli occhi di alcuni parenti tra cui la nuora dello scrittore, Nicoletta Polo, moglie e vedova di Gioacchino Lanza Tomasi.
«Le spoglie sono state raccolte in una cassetta come speravamo - spiega padre Sergio Catalano, priore della Basilica di San Domenico - abbiamo compiuto questa opera di pietà grazie anche al lavoro fatto dall’ufficio cimiteri e dell’Asp, che ci hanno accompagnato in questo percorso. Adesso la cassetta verrà portata e conservata in San Domenico, in attesa che si concludano i lavori di realizzazione del sepolcro disegnato a posta per accogliere i resti di questo illustre personaggio».
Lavori, quelli all’interno della basilica, iniziati lo scorso 18 gennaio e che dovrebbero concludersi entro il mese di marzo. A quel punto, si potrà procedere alla nuova sepoltura. Tomasi di Lampedusa prenderà posto proprio difronte al sepolcro dove riposa il giudice Giovanni Falcone.
nel video l'intervista a Sergio Catalano, priore della Basilica di San Domenico
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