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Scava nell’intimo femminile «Scrivimi addosso», romanzo d’esordio della palermitana Sara Manuela Cacioppo

Al centro della storia le esistenze e le passioni di tre donne, che finiscono per intrecciarsi fra loro. Il libro indaga sull'amicizia e sull'amore

Tre ritratti, tre personalità, tre esistenze che si incontrano. Flora, Margherita e Viola sono le protagoniste di Scrivimi addosso (Affiori, marchio/collana per esordienti di Giulio Perrone Editore),  romanzo d'esordio della palermitana Sara Manuela Cacioppo.

Una narrazione, la sua, delicata e al tempo stesso forte e avvincente: le relazioni disfunzionali, i pregiudizi covati sin dall’infanzia, la difficoltà nel saper riconoscere l’amore e prendere le distanze da cosa – in realtà – amore  non è mai stato. Un percorso di consapevolezza di tre identità mutevoli, centrato sull’importanza di liberarsi dai ruoli di genere. Una traiettoria che le protagoniste dovranno seguire per ritrovarsi l’una complice dell’altra, in un legame che si riscopre salvifico. L’amore si legge nei loro corpi: umiliati, appassionati, musicati, innamorati l’uno dell’altro. Corpi fatti di parole e finalmente liberi. Sara Manuela Cacioppo nel suo romanzo intende così consegnarci una storia di donne corale e collettiva, un racconto di amore viscerale, di violenza e di vite da ricominciare.

L’amicizia e l’amore al femminile guidano la narrazione. Un amore carnale, sfrenato, assoluto  che si interroga continuamente sul perché delle emozioni e delle azioni che ne scaturiscono. «C’era lei e non ero più io», dice Flora. L’amore è rivelazione, inebriamento, spinta incontrollabile, verità.  Un amore che si scrive sui corpi delle protagoniste, per rivendicare il diritto di vivere fedeli a loro stesse, libere  dai condizionamenti e dalle costruzioni sociali.

Il linguaggio di Sara Cacioppo è poliedrico, caleidoscopico, pesca nei francesismi ma non mancano elementi dialettali. Sotto traccia la valorizzazione della cultura italiana, siciliana e  francese. La storia ruota e si impreziosisce, via via che si dipana, per la forte caratterizzazione delle tre protagoniste: Margherita, imprigionata in un’esistenza che non le appartiene, in un rapporto coniugale instabile che la opprime e al contempo la definisce; Flora, ribelle e sfacciata, che dedica il suo tempo alla ricerca universitaria, sfogandosi col sesso occasionale o instaurando legami in cui è sempre lei ad amare di meno; e infine Viola, scrittrice e traduttrice, nata in un quartiere povero di Palermo, legata alla famiglia e alla memoria del padre perduto, incapace di vivere fedele a se stessa.

 

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