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Il Liberty e l'età dell'oro di Palermo, una mostra a palazzo Sant'Elia

Saranno esposte circa 500 opere, fra disegni di architettura e di arti applicate, arredi, dipinti, sculture, arazzi, ceramiche, arredi, bozzetti decorativi, abiti e gioielli provenienti da 70 collezioni pubbliche e private

“Palermo Liberty - The Golden Age”, una vera e propria età dell’oro, che vede lavorare insieme grandi progettisti, pittori, scultori, decoratori, artigiani e imprese produttive per realizzare una città nuova, adatta alle esigenze della modernità e della borghesia. In un periodo di cambiamenti e di sviluppo economico e sociale della città, si afferma, sotto l’egida di Ernesto Basile, una scuola che fa della città una delle capitali italiane di questo stile. In quegli anni si sviluppa, infatti, a Palermo una temperie culturale che, pur non dimentica delle sue radici, elabora una maniera autonoma di guardare al dibattito europeo coevo e abbraccia tutti i settori della creatività con un linguaggio legato agli stilemi dell’Art nouveau.

La mostra “Palermo Liberty. The Golden Age”, a cura di Cristina Costanzo, Massimiliano Marafon Pecoraro ed Ettore Sessa, è un progetto della Fondazione Sant’Elia, ideato e coordinato da Antonio Ticali, sovrintendente della Fondazione. La realizzazione si avvale di un Comitato scientifico presieduto da Maria Concetta Di Natale di cui, oltre ai curatori, fanno parte Danilo Maniscalco, Eleonora Marrone Basile, Raffaello Piraino e Dario Russo. L’allestimento è curato da Silvia Cattiodoro e Calogero Vinci dell’Università degli Studi di Palermo. Componenti della cabina di regia del progetto, che si avvale del supporto attivo dell’Assessorato regionale al Turismo, Daniela Segreto e Laura Galvano a quest’ultima, architetto del Turismo, si devono l’allestimento della sala dedicata alla Pupa del Capo e della sala immersiva. Simbolo della mostra è la cosiddetta “pupa del Capo”, opera a mosaico che raffigura Demetra, dea pagana protettrice dei cicli vitali del raccolto, amatissima dagli abitanti del mercato del Capo, dove era collocata fino a poco tempo fa come insegna del panificio Morello e da dove è stata rimossa per essere restaurata e meglio conservata a Palazzo Ajutamicristo.

L’immagine coordinata dell’evento è ispirata a quest’opera e il logo riproduce la testa di Demetra stilizzata. “La pupa del Capo” è stata scelta perché rappresenta un esempio unico di quella commistione fra arte colta e cultura popolare che è una delle caratteristiche del Liberty a Palermo. Laura Galvano ha ideato il progetto di allestimento della sala della pupa e l'idea progetto della video installazione (realizzata da Calogero Sorce).Il percorso espositivo, che occupa tutto il palazzo Sant’Elia, va dal 1897, data dell’apertura del Teatro Massimo di Giovan Battista Filippo e di Ernesto Basile, fino al 1923 anno dell’ultimazione della costruzione del Cinema Massimo di Giovan Battista Santangelo, allievo di Ernesto Basile, ed è diviso per stanze tematiche, con l’inserimento di documenti video e video installazioni. “Palermo Liberty. The Golden Age” si pone fra gli obiettivi quello di accendere i riflettori su un patrimonio diffuso, che ha subito tragiche distruzioni e continua a essere oggetto di dispersioni.

Per questo la mostra prevede, durante il periodo di apertura, una serie di eventi collaterali e di iniziative dedicati alle molteplici opportunità di nuovi approfondimenti e di valorizzazione, anche dal punto di vista dell’offerta turistica, delle numerose testimonianze ancora esistenti di tale periodo. Il Piano cadetto di palazzo Sant’Elia ospita le sezioni video dedicate al “sacco di Palermo”, realizzato dal Cricd con loro materiali, alla Targa Florio (con la collaborazione dell’Aci Sport e del Comune di Termini Imerese) e a Ducrot. Una sala è dedicata agli arredi di E. Basile ricostruiti e altre sale sono invece destinate ai laboratori didattici. La mostra è una produzione della Fondazione Sant’Elia, sostenuta dall’assessorato al Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana e dalla Città Metropolitana di Palermo, con il patrocinio del Ministero del Turismo, del Ministero della Cultura, dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana, del Comune di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo, del Résau Art Nouveau Network, Osservatorio per le Arti Decorative in Italia “Maria Accascina”.

Gli orari della mostra e gli ingressi

Dal 16 dicembre al 30 maggio 2024 a palazzo Sant’Elia, via Maqueda 81, Palermo

Orari: dal martedì al sabato dalle 9:00 alle 20:00; domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle ore 19:00)
Biglietti: intero 13 € / ridotto 10 € ragazzi 6 - 17 anni, over 65, soci FAI, possessori di Artsupp card / scolaresche 5 € / gratuito 0 - 5 anni

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