Masini e Panariello non hanno proprio nulla in comune; uno con il barbone, l’altro con la pelata; uno canta l’altro interpreta. Masini sembra più vecchio e invece ha qualche anno di meno del suo compagno di lavoro. Uno tifa Fiorentina e uno Milan. Sono tutti e due toscani, e questo è un dato di fatto, ma le somiglianze si fermano sulle rive dell’Arno. Panariello vs Masini.
Lo strano incontro è il racconto di un’amicizia che finisce in teatro: saranno venerdì (8 dicembre) al Teatro Metropolitan a Catania e sabato (9 dicembre) al Teatro Golden, a Palermo, organizza Puntoeacapo.
«Torniamo nella vostra terra e nel luogo del delitto … – ride Giorgino Panariello e pensa di certo a quel 2001 in cui la gente si accampava fuori dal Palasport pur di potersi accaparrare gli ingressi al suo Torno sabato -. Ora ritorno purtroppo con Masini: l’ho chiesto a tutti, a Baglioni, a D’Alessio, a Renato Zero l’ho fatto chiedere addirittura da Merigo (il suo personaggio che imita il cantante ndr), ma hanno detto tutti di no. Alla fine Marco ha accettato, almeno dividiamo le spese del tournée e dell’auto, dalla Toscana in giro per il mondo. Insomma, mi ha fatto un bel regalo, non c’è che dire, me lo ricorderò per tutta la vita».
Masini invece spiega di essere venuto in Sicilia anni fa, «solo per vedere Giorgio Panariello, che non era mica famoso e pensate a quanti anni addietro era… Ma non pensavo mica che me lo sarei ritrovato accanto. Lo ringrazio per aver accettato l’invito nel mio spettacolo, così mi dà modo di riposare la voce e fa due battute fra una canzone e l’altra».
Botta e risposta, impossibile prenderli sul serio: dalla ribalta di Rgs dove sono stati intervistati da Marina Mistretta qualche giorno fa, ci si rende conto della loro grande amicizia, che ormai è di lunga data. « Vorrei tranquillizzare il pubblico, in questo mio nuovo spettacolo, durante le canzoni di Marco, organizzerò una tombolata con ricchi premi. Ovviamente scherzo, io sono un comico e anche se lui è un cantante, i temi restano gli stessi: l’amore, la simpatia, la vita, anche la rabbia» dice Panariello.
Mentre Marco Masini spiega che «tante cose fanno parte della nostra quotidianità, ma viste da punti di vista completamente differenti».
Insomma, di commedia si tratta, anche se tra virgolette, che prende a prestito molto dai personaggi creati da Panariello nelle lunghe estati in Versilia, da Simone lo scolaro a Mario il bagnino; e sullo sfondo, le canzoni di Marco Masini. «È una bella storia, rivista e rivisitata e noi la ripresentiamo ancora una volta: l’idea è stata mia – è di nuovo il comico fiorentino a parlare – ma Marco l’ha sposato in pieno».
Il resto è in scena: gag e canzoni, sketch e pezzi musicali, alternati con una partita di tennis che però finirà con un (impossibile) pareggio. Resta però l’incontro fra due amici che non hanno assolutamente niente in comune se non uno sguardo attento sulla vita con due modi diversi di raccontarla. Insomma, spettacolo garantito per chi ama la musica o la risata. Meglio se entrambe.
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