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Le Vie dei Tesori tira le somme: 250 mila presenze e un indotto di oltre 7 milioni di euro

I numeri sciorinati nel corso delle giornate della Bte al Cruise Terminal del porto di Palermo, dove la fondazione ha presentato il report finale di questa edizione 2023

Oltre 250 mila presenze per un indotto complessivo di oltre 7 milioni di euro. Le Vie dei Tesori registra ancora una volta numeri da record e si apre la strada ad un partenariato con il Comune di Palermo.

La manifestazione è un vero e proprio motore economico e turistico: secondo i rilevamenti dell’Otie (Osservatorio sul turismo nelle isole europee) presentato dal presidente e docente di Economia del turismo all’Università di Palermo, Giovanni Ruggeri, nei quasi tre mesi di festival sono giunti quasi settantamila turisti nelle grandi città, registrando un ulteriore aumento del 13% rispetto alla passata edizione, con una media di guadagno per le 17 città coinvolte di 451 mila euro per ognuna.

«Questi dati - commenta Laura Anello, presidente della fondazione Le Vie dei Tesori - ci riportano ai tempi pre Covid, un risultato che ci riempie di gioia. Così come è motivo di orgoglio l'indotto economico che siamo riusciti a muovere in questi mesi».

Numeri sciorinati nel corso delle giornate della Bte (Borsa del turismo extralberghiero) al Cruise Terminal del porto di Palermo, dove la fondazione ha presentato il report finale di questa edizione 2023: la spesa media giornaliera per turista-visitatore è salita a 120 euro, con un incremento del 10 per cento rispetto al 2022.

Palermo, in particolare modo, è stata investita da una ricaduta di circa un milione e mezzo di euro. Insomma, la conferma che la vacanza in Sicilia viene sempre più pianificata in concomitanza con le edizioni della manifestazione, che genera anche turismo di mobilità autorganizzato e autonomo con dati sorprendenti: il 30% dei visitatori infatti ha scelto di esplorare luoghi e comuni diversi, mentre quasi l’80% dei turisti ha dichiarato che la manifestazione è stata un attrattore decisivo per la scelta del periodo.

Le fasce d’età più coinvolte sono state tra i 18 e i 35 anni e tra i 50 e i 70 anni. Numeri e presenze che fanno brillare la kermesse e della sua luce l’amministrazione comunale ne è rimasta affascinata tanto da voler coinvolgere la fondazione in più di una sinergia: il primo passo è stata la Città dei ragazzi ma a sentire l’assessore alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta, è solo il primo di molti passi che il Comune di Palermo vuole compiere con al fianco de Le Vie dei Tesori.

«È un dato di fatto che i luoghi sui quali si sono accesi i riflettori della manifestazione - ha sottolineato Carta - hanno poi ripreso nuova linfa, vivendo una stagione di rinnovamento. Penso ad alcune periferie, la stessa Manifattura Tabacchi che i palermitani hanno avuto il piacere di rivedere e sulla quale c’è un progetto ambizioso. Troveremo le forme perché possa diventare partner dell’amministrazione in un rapporto sano e fecondo tra pubblico e privato in cui si individua chi è in grado di fare meglio alcune cose e di agire con maggiore celerità. Dobbiamo inoltre capire meglio il dividendo Le Vie dei Tesori: dobbiamo scoprire dove il festival porta i suoi effetti anche quando non li vediamo immediatamente».

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