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Cefalù, il premio Federico II assegnato a: Lo Giudice, Romano e Scimeca

Il prestigioso riconoscimento, giunto alla terza edizione, è andato a tre personalità siciliane che si sono distinte nei loro campi

Si è svolta nella sala delle Capriate del palazzo municipale di Cefalù, la cerimonia di consegna del Premio Internazionale Federico II promossa dal Centro Studi Federico II e realizzata in collaborazione con il Comune di Cefalù.

Il prestigioso riconoscimento, giunto alla terza edizione, è andato a tre personalità siciliane: Giovanni Lo Giudice, editore della casa editrice Kalós, nonché dell’omonima rivista, premiato «per aver contribuito alla diffusione dell’arte, della storia, della cultura e delle tradizioni siciliane», al regista Pasquale Scimeca, autore e produttore cinematografico «tra i più coerenti del cinema indipendente europeo», con una vasta filmografia distribuita in Italia, Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone, Iran, Spagna, Francia; e a al giornalista Marco Romano, direttore responsabile del Giornale di Sicilia, Tgs, Rgs e Gds.it, «per il suo impegno professionale di alto profilo nell’ambito della comunicazione giornalistica».

Alla consegna è intervenuto l’assessore alla Cultura del Comune di Cefalù Antonio Franco, il quale ha ricevuto una targa onorifica rilasciata dal centro studi Federico II.

Nel corso del 2023 sono state otto le personalità scelte dal comitato scientifico (composto da Mario Nanni, (presidente) Goffredo Palmerini, (vice presidente), Stefano Vaccara, Maria Luisa Macellaro La Franca, Teresa Di Fresco, Diego Cannizzaro, Ilaria Costa e Ketty Millecro. A loro è andato il riconoscimento dedicato alla figura del grande imperatore, in occasione delle iniziative culturali realizzate dal centro studi Federico II in Italia, a Roma e a Cefalù, e negli Stati Uniti, a New York.

In queste occasioni è stato premiato anche l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York e Hafez Haidar, studioso di dialogo interreligioso e di cultura araba, narratore e saggista e già candidato al Premio Nobel per la pace (2017) e per la letteratura (2018).

Durante la cerimonia, presentata da Katiuscia Falbo, sono stati consegnati anche due sigilli federiciani a Caterina Di Chiara, presidente dello Zonta Palermo Triscele per il suo impegno nel sociale e a Antonio Barracato, poeta e scrittore cefaludese, che nel corso della sua carriera ha collezionato più di 500 premi e onorificenze.

Il centro studi Federico II è un’istituzione privata senza fini di lucro. Dopo la presentazione del progetto For Culture Worldwide che si è svolta a New York a marzo, è diventato partner delle Nazioni Unite per il suo sostegno verso gli obiettivi sostenuti e previsti dalla nuova agenda 2030 dell’Onu.

«Il Centro Studi Federico II ha tra i suoi scopi quello di promuovere i valori di dialogo interculturale e multiculturale, di tolleranza e di apertura al mondo, valori questi senza i quali un multilateralismo, necessario per costruire ponti ideali tra i popoli, non potrebbe esistere né funzionare», ha dichiarato il presidente Giuseppe Di Franco.

 

 

 

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