Una luce soffusa guida un percorso dallo sfondo blu in cui onde, stelle marine e le più rare e varie specie di pesci accompagnano lo spettatore fino al palco, dove i led restituiscono lo spettacolo dei fondali siciliani. L’orto botanico si fa ancora promotore di biodiversità - e chi meglio della sede del sistema museale dell’Università di Palermo - e questa sera ha ospitato il progetto che coinvolge i siti siciliani del parco Nazionale di Pantelleria, le aree marine protette del Plemmirio, Capo Milazzo, Ustica, Pelagie e la riserva naturale terrestre di Lampedusa.
La manifestazione voluta da Arpa Sicilia in partnership con Corallo+SI, ha puntato i riflettori sul tema degli habitat marino-costieri. «Un Mediterraneo di Biodiversità», questo il nome dell’evento che si è tenuto all’interno del giardino dell’orto botanico, ha voluto sensibilizzare i cittadini alla cura dei fondali che circondano l’Isola: narrazioni, percorsi sensoriali e interattivi, immagini, video, musica e suoni hanno raccontato la vita e gli affascinanti meccanismi dell’ecosistema marino siciliano, cercando di accendere nella coscienza di ognuno l’impegno a far la propria parte per preservare una delle punte di dimenante dell’intera regione.
«Il mare va protetto - ha voluto sottolineare il sindaco Roberto Lagalla, ospite della manifestazione - così come la città». Inquinamento e incendi si intrecciano: la cronaca degli ultimi giorni restituisce problemi «atavici - ha continuato il primo cittadino - ma sempre drammatici, che riguardano la riguardano la raccolta dei rifiuti, gli incendi, ma anche il mare è preda. Viene preso quasi come fosse una pattumiera. Abbiamo il dovere della protezione e della tutela, ma soprattutto dell’informazione e della sensibilizzazione. Questo progetto ha il vantaggio di avere utilizzato tecnologie innovative che favoriscono proprio il trasferimento dell’informazione e quindi del valore».
Pensando al mare e ai suoi tesori, non possono non venire in mente le criticità che stanno flagellando da una intera estate la borgata di Sferracavallo: «Stiamo lavorando per trovare le soluzioni e risolvere questo problema che non è facile - ha detto Vincenzo Infantino, direttore generale dell’Arpa Sicilia - questa manifestazione è molto importante per sensibilizzare. Vuole arrivare al cuore delle persone e suscitare l’amore per la natura». «È un progetto che vuole emozionare e coinvolgere tutti - ha detto Ignazio Cammalleri, direttore della ricerca e innovazione di Arpa Sicilia - dai più giovani studenti a chi ha veramente a cuore la natura. Noi abbiamo documentato nelle isole minori siciliane e nelle aree marine protette la biodiversità sommersa e terrestre, usando tecnologie innovative che permettono di vedere a 360 gradi e vivere esperienze immersive, per coinvolgere tutti e far capire le ricchezze di questa terra»
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