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Piana degli Albanesi si fa museo a cielo aperto: murales e sculture nel quartiere Shesi

Un laboratorio dell’arte di strada nel progetto di Andrea Buglisi

Una gazza ladra che cerca di portar via un gioiello antico più grande di lei; una bellissima fanciulla che pare affacciarsi da sotto il velo nero; un San Giorgio che infilza un drago evanescente e ne acquista la forza; e infine un’altra figura femminile, tanti pixel leggeri le prestano rispetto. Il quartiere Shesi di Piana degli Albanesi si è trasformato in un laboratorio en plein air per ospitare la Bashkeë Urban Art, progetto di arte urbana per la rigenerazione del territorio promosso dal Comune.

Il progetto è di Andrea Buglisi che ha coinvolto gli street artist siciliani Angelo Crazyone, Igor Scalisi Palminteri, il sardo Mauro Patta e gli scultori Fausto Guillermo Tabora Garcia e Simone Zanaglia. L’idea di fondo è stata quella di affidare agli artisti il compito di raccontare – ognuno seguendo i propri stili e linguaggi artistici – la complessità culturale, storica e antropologica di una delle più grandi e importanti comunità arbëreshe in Italia. «Bashkë Urban Art si inserisce in un momento particolarmente felice del muralismo in Sicilia, grazie a grandi progetti di riqualificazione urbana di quartieri fragili» spiega Andrea Buglisi e il riferimento è di certo agli interventi a Ballarò e a Sperone167.

Sono nati così i murales e le sculture che hanno rinvigorito Shesi, opera di artisti che comunque partono da una base figurativa molto forte, ma che comunque osservano la comunità di Piana degli Albanesi, con uno sguardo straniero che sa coglierne perfettamente la bellezza. Dopo dieci giorni di lavoro, il quartiere è rinato, si è colorato, è diventato visivamente vivo, e di certo acquista una forte attrattiva in chiave economica e turistica. Tra i diversi interventi proposti dall’Associazione Bashkë, la grande scultura su pietra dell’artista hondureño Fausto Guillermo Tabora Garcia con lo scultore Simone Zanaglia ed il simposio nato con il contributo di alcuni allievi del corso di scultura dell’Accademia di Belle Arti. Andrea Buglisi ha lavorato al suo murale Il Dono, una gazza ladra che non resiste dal rubare un luccicante e prezioso pendente arbëreshe - e portarlo al suo amore in quello che sembra essere il loro nido. Angelo Crazyzone ha fatto nascere Bukurìa Arbëreshe, una figura femminile che vorrebbe introdurre a un mondo carico di fascino e mistero; l’abito tradizionale infine è ricco di simboli ed elementi decorativi tipici della cultura arbëreshë.

Il San Giorgio. Il trionfo della luce di Igor Scalisi Palminteri è un suo ulteriore passo nella rappresentazione iconografica di una sacralità contemporanea. Il male contro il bene, il drago infilzato già non esiste quasi più, è trasparente, solo un disegno, San Giorgio è concentrato, per sconfiggere il male occorre silenzio perché è dentro di noi, la vittoria sta nell’individuazione.
Infine, Pensieri di Mauro Patta, omaggio al territorio di Piana degli Albanesi, ai suoi colori e alle sue tradizioni. Protagonista è una figura femminile in abito tradizionale con il lungo copricapo nero (che cammina nelle strade del centro storico assorta tra i pensieri. Alle sue spalle, tessuti e colori di Piana, il rosso della gonna, l’azzurro e il tipico ricamo oro.

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