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«Il burattinaio siciliano», la tv tedesca omaggia il piccolo Antonio Tancredi Cadili

Il docufilm racconta la storia del dodicenne, in particolare la sua passione nata a tre anni e mezzo quando sua madre Valeria lo ha portato a vedere uno spettacolo

Dopo il cinema, anche un docufilm in televisione. Antonio Tancredi Cadili, il piccolo puparo di Palermo, sarà il protagonista del docufilm che sarà trasmesso da Kika, la tivù pubblica tedesca domani, domenica 20 agosto, in prima serata alle 20.30.

Le riprese sono state effettuate a Palermo quando una troupe diretta da Carmen Butta a marzo scorso è sbarcata nel capoluogo siciliano. Il docufilm dal titolo “Antonio il burattinaio siciliano” racconta la storia del dodicenne puparo, in particolare la sua passione per i pupi nata a tre anni e mezzo quando sua madre Valeria lo ha portato a vedere uno spettacolo al teatro dell’Opera dei pupi della famiglia Argento.

“C’è qualcosa di magico nel tirare i fili e dare vita a un pezzo di legno”, dice Antonio davanti alla telecamera del docufilm. Nel documentario il piccolo puparo racconta anche di avere fatto realizzare due paladini speciali, che raffigurano i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e proprio a loro ha dedicato un monologo e una melodia per pianoforte composti entrambi da lui. “La mafia non li ha uccisi - ha sottolineato il piccolo Antonio - vivranno sempre nei nostri cuori!”.
Un docufilm che narra una giornata tipo del piccolo puparo; dai pupi alla scuola, dal calcetto all’istituto Don Bosco alle lezioni di pianoforte e alla passione per la ceramica. Affronterà una sfida, per lui molto importante: esibirsi davanti ad un pubblico nel teatro di casa sua e soprattutto davanti al suo maestro, il puparo Vincenzo Argento. Come finirà?

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