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Il concerto di Guè Pequeno annullato a Palermo, la Questura: «Carenze nell'organizzazione»

I rapper si sarebbe dovuto esibire ieri sera ai cantieri culturali della Zisa, la «Giuseppe Rapisarda management» aveva parlato di «pasticcio burocratico». Anche i vigili del fuoco hanno respinto le accuse

Ancora polemiche dopo l'annullamento del concerto del rapper Guè Pequeno, che si sarebbe dovuto tenere ieri sera ai cantieri culturali della Zisa. Gli organizzatori dello spettacolo, la «Giuseppe Rapisarda management» hanno parlato apertamente di «pasticcio burocratico», puntando l’ indice contro la commissione comunale, alla quale «mancava un vigile del fuoco perché in ferie e per questo intoppo risolvibile è stata negata la licenza dalla questura». I vigili del fuoco già ieri hanno respinto questa ricostruzione, replicando che «non si è verificata alcuna assenza causata da fantomatiche ferie»

La Questura ha replicato oggi. «Le carenze documentali addebitabili all’organizzatore dell’evento - si legge in una nota - avevano portato già ad un primo parere negativo della Commissione comunale il 28 luglio. Questa carenza non può essere colmata con l’avanzata pretesa di un asservimento delle pubbliche amministrazioni alle esigenze dell’operatore economico che, su questi eventi pubblici, svolge attività imprenditoriale. Tali evidenze sono ulteriormente suffragate dalla considerazione che questi pubblici spettacoli sono programmati mesi prima la data prevista dell’evento da operatori economici che hanno (dovrebbero avere) un bagaglio di conoscenze e di know-how tali per cui non dovrebbe rendersi necessario il continuo e ripetuto 'inseguimento' della completezza e correttezza documentale da parte delle amministrazioni pubbliche con il conseguente, inaccettabile, aggravio della macchina amministrativa».

Secondo la Questura «le carenze organizzative non possono, dunque, ricadere in nessun termine sulla pubblica amministrazione. Le procedure amministrative e le richieste documentali non sono 'sterili' adempimenti burocratici ma costituiscono la base dei controlli e delle verifiche che attengono alla sicurezza e alla incolumità che deve essere garantita agli spettatori quando prendono parte a un pubblico spettacolo, gratuito o a pagamento, che hanno il diritto di accedere a un ambiente sicuro. Questa cornice di sicurezza deve essere garantita dall’organizzatore dell’evento mentre alla pubblica amministrazione spetta il compito di vagliare la congruità delle misure adottate e di controllare che l’organizzatore adempia a tutte le misure di sicurezza. Questa è la ratio che sta alla base del parere tecnico delle commissioni, provinciali o comunali, e del conseguente rilascio dell’autorizzazione che, solo in Sicilia, è di competenza del questore».

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