Il carro di Santa Rosalia lascia Porta Nuova per dirigersi verso il piano della Cattedrale dopo che la storia della patrona di Palermo è stata raccontata con un videomapping sulla facciata del Palazzo dei Normanni. Da 399 anni molti palermitani si affidano all’intercessione della Santuzza. E in massa anche oggi non hanno voluto mancare all’appuntamento con la loro storia di fede. Un fiume di persone segue il corteo. Il Festino 2023 è dedicato a Biagio Conte e al beato Pino Puglisi. «Rosalia pellegrina di speranza» è il titolo di questa edizione che introduce la città nell’Anno Giubiliare Rosaliano, i quattro secoli dalla processione del 1624, ritenuta salvifica, che avrebbe liberato la città dalla peste. La notte del festino è iniziata con la performance, davanti al Palazzo dei Normanni, di Salvo Piparo e l’esibizione degli acrobati. Sul piano della cattedrale cadono i veli che ricoprono la Santa. La voce narrante è quella di Egle Mazzamuto. Con lei ci sono l’Orchestra giovanile e il coro di voci bianche del Teatro Massimo. Il corteo prosegue lungo la discesa di corso Vittorio Emanuele verso i Quattro Canti. Davanti alla Cattedrale viene svelato il volto della Santuzza, si alza il velo che copre la statua sul carro. Prende la parola l'arcivescovo Corrado Lorefice.