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L'arte incontra le opere architettoniche: Connessioni, prima mostra a Palermo di Simone Lingua

L'esposizione inaugurata a Palazzo Drago. Potrà essere visitata fino al 15 luglio. Lo specchio protagonista indiscusso in un percorso dialogico tra ambiente, spettatore e installazioni

L’arte contemporanea incontra le opere architettoniche di Palermo con l’intento di unire luoghi e persone guardando al futuro. Connessioni è il titolo della mostra che è stata inaugurata oggi, domenica 25 giugno, alle ore 19 a Palazzo Drago Airoldi. Una personale di  Simone Lingua, la prima a Palermo, curata da Tiziana Tommei, promossa da Domus Art Gallery Athens, patrocinata dal Comune di Palermo e realizzata grazie al contributo di Fondazione Pietro Barbaro.

Il progetto Palermo

La mostra si compone di due parti tra loro connesse: da una parte il primo atto di un progetto più ampio legato alla città di Palermo, dall’altra una serie di opere cinetiche ed installazioni site-specific. Palazzo Drago diventa strumento creativo, non mero contenitore o sfondo, e tutto si sviluppa attraverso il concept dello specchio, una costante dell’opera dell’artista. Lo specchio, con le sue molteplici potenzialità e poliedriche valenze, immerge attivamente il visitatore in una dimensione in cui confluiscono cinetica, rifrazione e alterazione della realtà. Connessioni multiformi, in un’esposizione che unisce, lungo un percorso che diviene metafora della contemporaneità, frammentato e stratificato, a tratti destabilizzante, ottenuto dalle superficie riflettenti.  «Connessioni - spiega Simone Lingua - è un esperimento. Ho immaginato le mie opere espandersi e moltiplicarsi in una miriade di frammenti. E così, come porzioni di specchio, invadere gli ambienti del Palazzo, secondo un ordine dettato dalle geometrie architettoniche e dalle opere. Dividere per riunire. Ogni frammento di specchio è uno strumento per instaurare nuove connessioni, tra le opere stesse, tra queste e l’ambiente, tra uomo e arte, e soprattutto tra gli esseri umani». La mostra vuole essere da un lato legame con i luoghi, ovvero la città e il palazzo, dall’altro relazione con le persone, con (e tra) i partners e i visitatori della mostra. Da qui il coinvolgimento di imprese e maestranze, sia del luogo che legate al lavoro del creativo. «Abbiamo lavorato per diversi mesi - commenta la curatrice, Tiziana Tommei - alla realizzazione di questa personale ospitata a Palazzo Drago Airoldi. Si tratta della prima mostra di Simone Lingua a Palermo e, auspichiamo, l’avvio di un sodalizio con la città e il territorio al fine di consentire lo sviluppo di una progettualità più densa e stratificata».

Tutto ha inizio dal viaggio alla scoperta della città, dove Lingua rimane affascinato e catturato dall’energia panormita. Questa di fine giugno è una prima tappa: per il futuro prossimo Lingua ha ideato uno studio per installazione che coinvolgerà il tessuto urbano, da Porta Felice a Porta Nuova, lungo l’asse del Cassaro. Un disegno parte di Contemporary Illusions, concept, che mette in dialogo arte, architettura e natura, mediante l’applicazione di specchi sulle superfici di edifici e monumenti storici delle principali città italiane. Dopo Firenze, Roma, Pisa e Gaeta, ora Palermo.

La mostra

La mostra, il cui protagonista indiscusso è lo specchio, apre con una pioggia di linee sospese al centro del cortile d’onore. Dall’esterno all’interno, negli ambienti del piano terra e nei saloni di rappresentanza, trovano connessione scultura, design e installazione: il plexiglass e l’acciaio Supermirror (materiali propri della ricerca dell’artista), il vetro e lo specchio, i led, entrano in simbiosi con intonaci, pietra, modanature e affreschi, mentre l’arte cinetica, trait d’union del progetto espositivo, incontra la classicità dell’eclettismo palermitano. Nelle creazioni di Lingua la messa in movimento dell’opera è demandata allo spettatore: è lui stesso che induce l’effetto cinetico. Lungo l’iter tracciato tra gli spazi del palazzo, lo spettatore è invitato a rapportarsi con gli effetti di specchi diversi in cui riflettersi collocandosi nell’ambiente circostante e per specularità nelle opere. Specchi sospesi nella corte; specchi che si innestano come fenditure tra le pietre delle scuderie; specchi in forme concave e convesse che alterano illusoriamente l’ambiente; specchi che includono spazio e opere. L’invito è a guardare all’ambiente in maniera inedita, è un’esortazione ad interrogarsi su possibilità e limiti della percezione. Lo specchio amplifica e si fa strumento di connessione. Un continuo dialogo in cui il visitatore è chiamato ad osservare se stesso e la realtà, se stesso in rapporto all’ambiente e alle molteplici potenzialità della percezione. L’edificio, Palazzo Drago, scelto per la sua posizione e per le sue peculiarità storiche e architettoniche, contribuisce alla messa in scena dei meccanismi di visione e percezione alla base del dialogo con le opere.

«Per la prima volta - spiega Tiziana Tommei - si mettono in connessione opere e installazioni site-specific con interventi volti ad amplificare e diversificare gli effetti cinetici, di rifrazione e di alterazione della realtà, sempre insiti nella poetica del creativo. Connessioni è il principio che ha determinato il disegno della mostra nella sua totalità. Come di consueto, l’opera dell’autore si dispiega su livelli distinti, ma complementari: l’aspetto più subitaneo, emozionante e coinvolgente che trascina nell’opera si compenetra con un impatto più potente e complesso, affatto facile e che rifugge qualsivoglia immediatezza, divertissement o intento ludico».

Gli orari

Connessioni è aperta tutti i giorni, con orario 15-23, ad ingresso libero. Il piano nobile è accessibile dalle ore 11 alle 18, con biglietto d'ingresso al palazzo. La mostra chiuderà sabato 15 luglio, ulteriore legame con la terra panormita che in quel giorno celebra la Festa di Santa Rosalia, rendendo omaggio alla città, alla sua storia e alle sue tradizioni.

L'artista

Simone Lingua nasce a Cuneo nel 1981. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e i suoi esordi sono legati alla pittura. I primi studi relativi all’arte cinetica risalgono al 2010, quando inizia la collaborazione con lo Studio di Architettura Roberto Baciocchi e lavora alla progettazione delle facciate di Prada a Las Vegas, Shanghai e Sydney. La carriera espositiva dell’artista inizia nel 2016, in Italia e all’estero. Nel 2018, firma il progetto Ninfea, installazione site-specific realizzata per la Vasca della Piazza delle Sorgenti del borgo termale di Bagno Vignoni. Nello stesso anno avvia Contemporary Illusions, sperimentazioni basate su di un concept di installazione artistica che vede l’uso di specchi applicati a monumenti ed edifici storici. Nel 2019 fonda in collaborazione con l’azienda orafa Semar il marchio Klinve, Kinetic Jewels. Nel 2021 firma la collaborazione con Bvlgari per Expo 2020 Dubai, ideando in esclusiva per la Maison l’opera Sotiria: installazione cinetica e site-specific di 150 mq, destinata alla sezione centrale del Padiglione Italia e ispirata al tema Beauty Connects People. Tra i lavori più recenti si citano: Sphera 9.0 e Sphera 7.0, sculto-installazioni per fontane (Gaeta, 2022); Nuance, installazione su grande scala, parte di Contemporary Illusions, applicata alla ciminiera dello storico complesso industriale Ex AVIR (Gaeta, 2022); Ombre di Luce, installazione temporanea e site-specific a La Lanterna di Fuksas, promosso da Domus Art Gallery Athens (Roma, 2022). Dal 2017 il suo lavoro è curato da Tiziana Tommei, storica dell’arte e curatrice. Dal ’98 l’artista vive e risiede in Toscana.

Nel video parlano l'artista Simone Lingua e la curatrice della mostra Tiziana Tommei

 

 

 

 

 

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