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Narrativa per i giovani, il palermitano Di Marco premiato a Cosenza

Il giornalista e scrittore si impone per la migliore opera prima. Quattrocento studenti coinvolti nella rassegna

Sorprendente consenso da parte della giuria scolastica del Premio per la Cultura Mediterranea - Fondazione Carical: «L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi», romanzo d’esordio dello scrittore e giornalista palermitano Giovanni Di Marco pubblicato da Baldini+Castoldi, vince la sezione «Narrativa Giovani» come migliore opera prima.

I quattrocento studenti coinvolti nella diciassettesima edizione della rassegna ideata e presieduta dal professor Mario Bozzo hanno espresso giudizio unanime sulla drammatica storia di formazione del piccolo protagonista, orfano di madre e vittima delle prepotenze del mondo adulto, in cerca di un riscatto morale che possa affrancarlo da un destino segnato in apparenza.

L’autore riceverà il premio nel corso della cerimonia che si terrà il 29 settembre al teatro Alfonso Rendano di Cosenza, dove saranno proclamati i vincitori delle cinque sezioni principali. Al momento la giuria internazionale della manifestazione, promossa dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania all’insegna dell’incontro e della condivisione delle molteplici forme ed espressioni culturali delle civiltà mediterranee, ha definito le rispettive terne delle personalità e delle opere ammesse in finale: lo scrittore e pittore Mahi Binebine, il giornalista Simone Perotti, l’avvocatessa e attivista per i diritti umani Zara Tofigh per la sezione Società Civile «Giustino Fortunato»; la matematica Cristiana De Filippis, il paleoantropologo Juan Luis Arsuaga Ferreras e il sociologo Maurizio Ambrosini per la sezione Scienze dell’Uomo «Luigi De Franco»; il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, i giornalisti Ece Temelkuran e Lucio Caracciolo per la sezione Cultura dell’Informazione; Susanna Basso, Barbara La Rosa Salim e Maria Elena Liverani per la sezione Traduzione.

Particolare interesse per la sezione Narrativa «Saverio Strati» che comprende quattro finalisti: «Lo scafista» di Stéphanie Coste, «La presidente» di Alicia Giménez-Bartlett, «L’ultimo uomo bianco» di Mohsin Amid e «Questa bruma insensata» di Enrique Vila-Matas. I romanzi in concorso sono rispettivamente editi da La Nave di Teseo, Sellerio, Einaudi e Feltrinelli.

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