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Il Met annuncia uno scambio di pezzi d'arte con il museo Salinas Palermo

Il Met

Il Metropolitan di New York ha annunciato un accordo di collaborazione con l’Italia e la Regione Sicilia che prevede il prestito a lungo termine di opere tra il museo newyorchese e il museo archeologico regionale Antonio Salinas di Palermo. In cambio di importanti oggetti dagli scavi di Selinunte arrivati dalla Sicilia, il Met presterà a Palermo quattro brocche cipriote dalla collezione Cesnola datate al 750-600 avanti Cristo. I prestiti hanno durata triennale. L’intesa fa seguito alla decisione di far restare per sempre in Sicilia gli argenti di Morgantina, acquistati in buona fede dal Met nel 1981 e 1982, modificando una Convenzione del 2006, in base al quale i preziosi vasi ogni quattro anni avrebbero dovuto essere trasferiti da Aidone al museo newyorkese.

Per il museo americano l’accordo annunciato oggi permette di illuminare l’importanza della Sicilia antica e arricchisce la presentazione dell’arte delle regioni della Magna Grecia durante il periodo arcaico attraverso tre oggetti: una metopa, un altarino di terracotta e una lampada di marmo, tutti provenienti da scavi antichi di un sito in cui è atualmente al lavoro, dal 2006, l’Institute of Fine Arts della New York University. «Il Metropolitan è onorato di aver approfondito la sua lunga collaborazione con l’Italia attraverso questo nuovo accordo», ha detto il direttore del museo americano Max Hollein, mentre Caterina Greco, ha sottolineato il ruolo importante che il museo ha assunto negli ultimi anni nel contesto delle relazioni tra istituzioni culturali istituzionali, «relazioni che, in aggiunta allo scambio delle opere, puntano a costruire comunità scientifiche ispirate ai criteri dell’autentica reciprocita». Annunciando l’intesa con Palermo, il Met ha ricordato gli altri accordi del passato, a partire da quello del 2006 che portò al rimpatrio di 21 oggetti di antichità tra cui, oltre agli argenti di Morgantina, il celebre cratere di Eufronio oggi a Cerveteri. A quella prima intesa hanno fatto seguito altri prestiti a rotazione: in questi giorni è esposto nelle gallerie greco-romane del museo un vaso dal Museo Archeologico di Firenze.

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