La piccola orchestra di musica popolare siciliana Angelo Daddelli & i Picciotti il 15 agosto ha suonato per Madonna durante i festeggiamenti per il suo compleanno a Marzamemi. La popstar ha scelto personalmente il gruppo formato da Angelo Daddelli (voce, chitarra, marranzano e friscaletto), Nino Nobile (mandolino), Roberto Gervasi (fisarmonica), Mattia Franchina (contrabbasso) e Irene Giliberti (tamburello) per intrattenere con musica dell’autentica radice siciliana il ristretto gruppo di suoi ospiti: amici, familiari e staff.
«Vedere ballare Madonna sulla canzone Abballati - racconta Angelo Daddelli - è stato come vedere scorrere in un attimo il ricongiungimento alle sue origini appartenenti al Sud Italia. Un passato che ha dentro di sé, nel suo intimo, e che comunque inevitabilmente riaffiora quando la percorrono suoni e parole appartenenti alle sue origini. Poco prima di congedarsi ci ha ringraziati e salutati mandandoci baci con le mani. Durante la serata è venuta da me la sua manager, congratulandosi di persona per la nostra performance e dicendomi anche che i capelli corti mi stavano bene, poiché lei mi aveva visto in un video con i capelli lunghi. Sulla canzone di A luna in menzu u mari la figlia Lourdes mi ha raggiunto e ha accennato a ballare con me mentre cantavo, Madonna in quel momento incitava i suoi ospiti seduti ai tavoli a battere le mani sulla canzone. Per noi è stato un sogno suonare al compleanno di una celebrità come Madonna, a maggior ragione quando abbiamo saputo che ci ha scelti di persona. In quel momento rappresentavamo la Sicilia musicale, per cui siamo stati onorati di esserne i portabandiera».
«La tradizione è cosa viva che continua a evolvere nel presente – spiega Fabio Rizzo, produttore della piccola orchestra -. Con 800A Records e i nostri artisti vogliamo contribuire a questo fenomeno con un approccio sempre più contemporaneo e internazionale. La musica popolare, quando non è confinata in una teca folkloristica, è il linguaggio pop per eccellenza, lo dice la parola stessa. Essere stati scelti da Madonna è la conferma più grande che potessimo immaginare».
La piccola orchestra di folk siciliano dei Picciotti nasce nel 2014 a Palermo da un’idea di Angelo Salvatore Daddelli. L’organico è composto esclusivamente da strumenti acustici quali chitarra classica, contrabbasso, mandolino, mandola, friscalettu (il flauto di canna), tamburello, cianciane (cembali), fisarmonica e marranzano (scacciapensieri). Nei primi anni di attività la band si è esibita quotidianamente in strada, tra i vicoli, le piazze e i mercati rionali del centro storico palermitano. Inizia un periodo di intensa attività live nei locali e di impegno sociale al fianco delle diverse associazioni culturali che operano in città e, nel 2016 un’intera puntata del documentario «Musique. rfi.fr» di Radio France International viene dedicata ai picciotti, con il titolo «Destination Palerme, le renouveau du friscaletto en Sicile» e partecipano al Festival Ballarò Buskers di Palermo. Nel 2018 esce il primo singolo, Comu si beddra, e si esibiscono per il documentario Rai storia «Palermo Arabo Normanna, viaggio nella bellezza» e sono invitati in Francia. Nel 2019 presentano al pubblico lo spettacolo Sciavuru di Sicilia e nel mese di settembre collaborano con l’artista nigeriano trapiantato a Palermo Chris Obehi ne La siminzina per omaggiare Rosa Balistreri. Nel 2020 è stato pubblicato il loro primo disco e sui propri canali web e social il gruppo ha raggiunto in pochi mesi numeri straordinari, con video di performance dal vivo che hanno raccolto più di un milione di visualizzazioni, segno del grande attaccamento alla musica della propria terra da parte dei siciliani nel mondo e della curiosità che suscita nel resto degli ascoltatori.
La musica dei picciotti, autentica radice siciliana, è spesso utilizzata in trasmissioni televisive, serie tv e film. A gennaio 2022 sono invitati dal Padiglione Italia all’Expo di Dubai (Emirati Arabi Uniti) per delle esibizioni molto apprezzate dal pubblico internazionale. Ad aprile esce il video A luna in menzu u mari, girato interamente nello storico Palazzo Alliata di Villafranca a Palermo, inaugurando così il nuovo format che fa dialogare la Piccola orchestrina siciliana con i luoghi caratteristici della Sicilia. La seconda location è infatti il Museo dell’acciuga di Aspra, nel quale è ambientato il video Lu cunigghiu, uscito ad agosto 2022 e che ha raggiunto 30 mila view in sole 24 ore.
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