L’ultima opera del palermitano Alessio Arena è il libro di poesie Dio non sa (Edizioni Ex Libris - I Quaderni del Bardo Edizioni). A soli 25 anni Arena ha già all’attivo numerosissime collaborazioni con istituzioni culturali, italiane e straniere, e diverse pubblicazioni (poesia, saggi e un testo teatrale). In Dio non sa propone una raccolta di 30 componimenti ispirati all’osservazione del quotidiano, per scoprire, tra le altre cose, «la forma che cambia, la carezza di una posa, una rivoluzione di bandiere in pieno secolo».
Tra ricordi, viaggi, osservazioni degli ultimi per le strade ma anche del presente, sollecitato dal sentimento amoroso e dalle pieghe spesso imperscrutabili della vita, Arena tocca l’animo del lettore attraendolo - con versi asciutti e diretti - in quel mondo dove la parola diventa immagine evocativa, quasi mai consolatoria come ci hanno insegnato i grandi poeti del passato. «La mia attività letteraria - dichiara - è iniziata, quando ero bambino, da un incontro. Cerco di scandire le stagioni di questo amore attraverso tutti i miei libri, non soltanto in poesia. Dio non sa è il mio decimo libro, questa è la sua stagione. La passione oggi è ritenuta un sintomo di giovinezza, invece è una prova di vocazione: quella pulsione irrefrenabile, ambiziosa che sprona a fare, agire, amare; a raccogliere per poi disperdere. Dio non sa è stato scritto con passione. È, prima di tutto, un atto d’amore». La copertina è opera di Mattia Pirandello, il volume è stato curato da Andrea Emanuele.
Alessio Arena (Palermo, 12 ottobre 1996), scrittore e studioso di spettacolo, è visiting professor presso l’Università nazionale di Rosario (Argentina) e collabora con numerose istituzioni culturali italiane e straniere. Conduce La biblioteca di Babele, rubrica di cultura italiana trasmessa dalla Radio nazionale argentina, e cura il programma di cultura italiana L’altra Italia per la Radio del Comitato degli italiani all’estero di Rosario. Ha ricevuto premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, tra i quali il Premio Internazionale Salvatore Quasimodo (2016), il Premio Virgilio Giordano (2018), il Premio Italia Giovane (2018) e il Premio Internazionale della World Poetry Conference in India (2019). Nel 2021 è stato finalista al Premio Internazionale Dostoevskij.
Ha pubblicato le raccolte di poesie Discorsi da caffè (2015), Cassetti in disordine (2016), Lettere dal Terzo Millennio (2016), Campi aperti (2017), Il cielo in due (2019). i saggi Il mondo a ribaltone, Il teatro nel gesto di Dario Fo (2018) e Nero accidentale, Gli anni di piombo nel teatro d’inchiesta di Dario Fo e Franca Rame (2020), il libro-intervista, con Elisa Iacovo, L’importante è che non diventi un’abitudine (2019) e il testo teatrale La vena verde. Liberamente ispirato alle lettere di Maria Antonietta Portolano Pirandello (2020).
Alcune sue opere sono state tradotte in spagnolo, inglese e arabo.
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