Il mondo della cultura piange la scomparsa di Giovanni Mendola, docente di storia dell'arte dal 1985, studioso molto noto a Palermo. Oggi, 22 giugno, alle 11 si terranno i funerali nella chiesa di Sant'Espedito in via Garzilli 28.
In un articolo sul Giornale di Sicilia oggi in edicola lo ricorda l'amico padre Cosimo Scordato, parroco della chiesa di San Saverio all'Albergheria, che ha collaborato con lui nella stesura di diverse opere. Mendola è stato infatti autore di molte pubblicazioni e saggi.
«Esprimo il mio cordoglio - dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - per la scomparsa di Giovanni Mendola, docente di Storia dell’arte. Durante il suo percorso di studioso, ricercatore ed esponente di rilievo dell’accademia, è sempre stato un esempio per tutti noi e uno stimolo per tanti giovani e artisti del nostro territorio, dando un formidabile contributo all’immagine di Palermo e dell’intera Sicilia. Sono vicino, a nome di tutta la città, ai familiari, ai colleghi e agli amici del professor Mendola».
E anche su Fb sono tantissimi i messaggi di cordoglio. Fra questi anche quello della Galleria Regionale della Sicilia che lo ricorda come "attento studioso ed infaticabile ricercatore, che ha sempre dato il proprio importante contributo alla ricerca storica artistica sostenuta da fonti documentarie. Il polittico del Carmine Maggiore, il soggiorno di Van Dyck a Palermo, l’ambiente artistico palermitano tra Cinque e Seicento sono solo alcune delle sue indagini, cui si sarebbero certamente aggiunte numerose altre".
Una vita dedicata all'arte e allo studio. "Di Giovanni Mendola - si legge ancora nel messaggio di addio della Galleria Regionale della Sicilia - ricordiamo non solo il metodo di rigorosa ricerca e la curiosità indagatrice, ma anche la grande disponibilità verso i colleghi e l’apertura e il sostegno nei confronti dei giovani studiosi".
Fiammetta Mazzola lo ricorda così: "Un grande uomo e bravissimo, straordinario professore... Una guida per noi studenti, ricordo con affetto gli anni passati come sua allieva". "Lo ricorderò sempre con immenso affetto - scrive Ambra Gaita - era un grande uomo ed un grande professore che sapeva far innamorare qualsiasi studente della materia che insegnava". Tra i messaggi anche quello di Vittoria Spicuzza: "Averlo avuto come professore per tutti gli anni di liceo è stato un immenso regalo, perché era molto di più di un professore, come questo post mette bene in luce, ma sopratutto era grandiosamente umano e ci ha insegnato l'arte a suon di risate".
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