Il nuovo singolo oggi, venerdì 17 giugno, compreso videoclip girato nella loro Palermo. E sempre oggi l’apertura del Pizza Village a Napoli. Poi il tour con due tappe in Sicilia, Bagheria e Zafferana Etnea. Non ha un momento di tregua La Rappresentante di Lista, progetto fondato dalla cantante toscana trapiantata a Palermo Veronica Lucchesi e dal polistrumentista palermitano doc Dario Mangiaracina. Lrdl torna innanzitutto con un nuovo brano, il primo dopo Sanremo e quindi dopo il successo di Ciao Ciao, già certificato doppio Disco di Platino. È infatti disponibile a partire da oggi, venerdì 17 giugno, in radio e su tutte le piattaforme digitali Diva. «Io sono una diva, o non sono più niente»: scritto durante una session contestualmente al singolo sanremese, Diva è un invito a tutte e tutti a sentirsi dive e divi, all’accettazione di sé e all’autodeterminazione. Ciascuno di noi ha la possibilità di sviluppare il percorso personale che desidera, di inseguire i propri sogni, e ha il diritto di non essere ferito e attaccato per le proprie scelte e per le proprie fragilità («non mi stressare, non mi dire niente, non farmi male perché sono fragile»). Nel videoclip, nel frattempo, scorrono le immagini della fontana di piazza Pretoria, con Palazzo delle Aquile sullo sfondo e le zoomate sulle vergogne delle statue. Quello del nuovo brano è un messaggio di inclusività e rispetto per le diversità, come sempre è accaduto nella produzione e nella storia de Lrdl. La libertà è la condizione che dobbiamo conquistare per far fiorire la «diva» che custodiamo: solo tacendo le voci feroci del giudizio, che spesso provengono proprio da noi stessi, si può raggiungere la vera emancipazione. Si tratta di un processo complesso e le conquiste sono spesso fragili, a rischio, parte di un discorso molto intimo e delicato. Il nuovo singolo è una riflessione sulla bellezza fuori dagli schemi e sulla fragilità che la figura topica della diva rappresenta. Nella cover il volto neoclassico di una statua (che riprende ancora l’estetica della copertina di Ciao Ciao) viene deturpato simbolicamente dal titolo del brano . I riferimenti sono le scritte sulle braccia di Courtney Love che si automarchiava come bitch o ancora come witch . Diva è quindi un memorandum della tragicità – a volte - del divismo, basti pensare a Amy Winehouse o a Maria Callas , e al gusto per il trainwreck , il piacere malsano per i fallimenti di una star.