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Palermo, prime riprese del film su Pio La Torre diretto da Walter Veltroni

Walter Veltroni

Al via le riprese del docu-film su Pio La Torre diretto da Walter Veltroni e girato a Palermo. L'obiettivo della pellicola è fare un affresco del politico ucciso dalla mafia, descrivendone anche il lato privato e cercando di andare a fondo alle ragioni dell'omicidio.

Le riprese sono iniziate in piazza Generale Turba, luogo dell'agguato, e in corso Calatafimi dove c'era la sede del partito comunista. Ancora per qualche giorno Palermo sarà set del docu-film, successivamente si proseguirà a Roma.

Pio La Torre e Rosario di Salvo, suo autista e amico, furono uccisi perché il leader politico della sinistra siciliana aveva denunciato con forza il carattere della mafia come sistema, preparando una legge che introduceva il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni. Ma non solo: La Torre si era opposto alla costruzione di una base americana a Comiso che aveva destato forte interesse nelle organizzazioni criminali.

La vita di La Torre emergerà da interviste, registrazioni di processi, testimonianze, archivi delle tv locali siciliane, interventi ai congressi di partito o in Parlamento, come quello dopo la tragedia di Punta Raisi del 1979, e la vita privata, dai ricordi e dalle immagini inedite condivise dalla famiglia.

L'infanzia a Palermo, insieme a quattro fratelli in una famiglia contadina, gli anni della giovinezza, delle lotte sociali accanto ai braccianti siciliani per il diritto alla coltivazione delle terre. Il tragico epilogo, la mattina del 30 aprile 1982, quando viene assassinato a Palermo a bordo di una macchina guidata dal compagno di partito Rosario Di Salvo, che perde la vita insieme a lui. Nel 2007, la Corte d'Assise d'Appello di Palermo ha emesso l'ultima di una serie di sentenze, che hanno individuato in alcuni boss di Cosa Nostra i mandanti dell'omicidio. Ma alcuni documenti di Giovanni Falcone recentemente desecretati riconducono l'uccisione di La Torre, come quelle di altri esponenti politici tra il 1978 e il 1982, anche all'interno del citato filone di delitti politico-mafiosi, che intrecciano le istanze congiunte di criminalità, terrorismo nero, segmenti deviati dello Stato.

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