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Le composizioni del siciliano Giovanni D’Aquila sbarcano al Mozarteum di Salisburgo

Giovanni D'Aquila

Le musiche del compositore siciliano Giovanni D’Aquila verranno eseguite al prestigioso Mozarteum di Salisburgo domani 2 marzo e giovedì 3 marzo, sempre alle 19.30.  Giovanni D’Aquila, palermitano d’adozione, dove lavora e insegna composizione al  Conservatorio Alessandro Scarlatti, è originario di Grotte, comune dell’Agrigentino.

In occasione del concerto al Mozarteum di Salisburgo presenterà dei  suoi lavori pensati per corno alpino, uno strumento dalle origini molto antiche,  probabilmente svizzere. Le sue composizioni intitolate The great Horn of helm (composta nel 2003) e Rohan (composta nel 2006), prendono spunto dal suono di  questo strumento che ha catturato l’attenzione del compositore e sono dedicate a  Carlo Torlontano, uno dei massimi esponenti e solisti di corno delle alpi. «È uno strumento epico per eccellenza, potente ma perfettamente modulabile», spiega  D’Aquila.

The great Horn of helm è stato eseguito per la prima volta nel 2003 alla  Valle dei Templi di Agrigento e successivamente in Italia e all’estero e non solo in Europa. Il brano è in un unico movimento ed è ispirato ad un episodio della saga di J.R.R. Tolkien Il signore degli anelli. «Il momento che ispira il brano – spiega il compositore - è particolarmente legato alla follia della guerra: racconta dell'assedio della fortezza di Helm, e della battaglia delle forze del bene  contro le armate del male. Il grande corno di Helm squilla, riecheggiando in tutta la valle per scagliare l'ultima disperata sortita nell'assedio del Fosso di Helm, ed è la sua forza evocativa che sostiene gli assediati permettendogli  di resistere fino all'arrivo dei rinforzi ed alla vittoria: ma la strage che ne deriva è tale da non lasciare spazio a nessuna gioia e nemmeno trionfo».

Giovanni D’Aquila, pianista e compositore, autore di musica sinfonica e da camera, ha studiato composizione al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo sotto la guida di Alberto Giraldi, prima, e Marco Betta poi. Le sue composizioni vengono eseguite regolarmente in molte istituzioni italiane, europee e statunitensi. Il suo linguaggio musicale spazia tra le principali tecniche della musica d’avanguardia post darmstadtiana, con un particolare occhio di riguardo verso  il minimalismo, il neotonalismo e le songs con riferimenti alla musica leggera. Dal 2008 insegna Composizione al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo.

 

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