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Rgs, Gaia a Speciale Weekend: «Dal lockdown nasce il mio nuovo album Alma»

Gaia

«Un disco sicuramente e inevitabilmente introspettivo, figlio del periodo storico che abbiamo vissuto: ho sentito la necessità di riscrivere i nostri passaggi, i modi di comunicare e i nostri momenti, per scoprirsi nella propria molteplicità di anime». La giovane cantautrice Gaia sta bruciando le tappe: ecco il suo secondo album, Alma, che arriva appena un anno e mezzo dopo Nuova Genesi.

«Ho scritto Alma nei mesi del lockdown e in quelli a seguire, è stato come tornare indietro nel tempo guardandomi da lontano e sono voluta tornare lì, dove tutto coesiste. Alma non vuole escludere alcuna variabile, ma accoglierle tutte». È proprio Gaia a parlarne ai microfoni di Rgs, nello Speciale Weekend di questa settimana, in onda oggi - sabato 13 novembre - alle 9 e alle 16, e in replica domani - domenica - alle 8 e alle 18.

Alma è un album in quindici tracce, molto elegante, che Gaia ha scritto interamente: ogni canzone, ha una parola indicativa che riassume il pezzo, come la vincitrice di Amici19 racconta durante l’intervista con Marina Mistretta. «Per ogni parola chiave, costruita con Animu (Associazione nazionale interpreti di lingua dei segni italiana) sono stati realizzati dei canvas per Spotify nei quali io ballo e sono stati inseriti dei movimenti della Lingua dei segni. Voglio rendere sempre più inclusivo il mio percorso. Il mio approccio alla scrittura è terapeutico: scrivo quando ne ho bisogno. A volte è anche complesso accettare la felicità: Alba racchiude le mille emozioni che si possono provare, che coesistono tra loro».

La copertina del nuovo album vede Gaia di schiena, indossa uno scapolario, del XII secolo, in questo caso un simbolo spirituale. E l’anima profondamente Sudamerica di Gaia esce allo scoperto in Io Ete (Deleve), brano scritto in collaborazione con i Selton, band che condivide con lei, le comuni origini italo-brasiliane e con cui ha anche prodotto questo pezzo, un vero samba in lingua italiana con degli estratti in portoghese.

«L’italiano è la lingua più spontanea, il portoghese è nelle tracce che viaggiano sui temi più profondi, introspettivi e più intimi. Avere nel disco i Selton che sono la mia famiglia portoghese in Italia, è stato un vero atto d’amore: credo che in una vita precedente dobbiamo aver abitato insieme, tanto ci conosciamo bene», ride Gaia.

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