Arriva oggi in libreria “Il Marchese di Scanno”, primo capitolo della saga poliziesca che ha per protagonista il commissario Tano Martini, un giovane benestante e piacente soprannominato “il segugio”. È lui a trovarsi subito coinvolto in una oscura vicenda. Il romanzo, edito da Absolutely Free Libri, porta la firma della giornalista e già autrice Giovanna Guaglianone, che attualmente vive a Palermo.
Chi è Tano Martini, protagonista del suo nuovo romanzo?
Tano Martini è un poliziotto, amante della verità e con particolari doti investigative. Ha tutto per godersi la vita: è giovane, colto, bello, molto abbiente e non sfugge da eventuali fantasmi del passato, non ha problemi esistenziali; ciò nonostante, decide di fare il poliziotto perché è alla costante ricerca della verità. I tristi eventi delle sue tante indagini fanno emergere le sue doti umane, anche se rimane pur sempre un poliziotto, ma con un grande cuore e una particolare sensibilità che lo inducono, a volte, a decisioni impopolari, rispettose dell’etica, e che lo trasformano in un eroe romantico. Convinto che non si nasca mostri o assassini, egli va sempre alla ricerca del punto di rottura: quel primum da cu partire per comprendere l’involuzione del reo fino al suo traviamento conclamato. Egli si discosta da tutti gli altri suoi omologhi, più o meno famosi, per tutta una serie di motivi che il lettore scoprirà, se avrà la curiosità di leggere le sue imprese poliziesche.
Dove è ambientata la vicenda?
Ho iniziato a scrivere “Il marchese di Scanno” nel periodo in cui si ebbe il violento terremoto dell’Aquila. Ho pensato che quella devastazione, che mi aveva coinvolto emotivamente, potesse essere lo scenario idoneo al dramma del marchese. Pertanto, la prima parte del romanzo si svolge all’Aquila; la seconda a Roma.
Il suo libro è definito un giallo atipico, perché?
A tutti gli effetti è un giallo ma nel contempo è anche un romanzo di ampio respiro dove trovano spazio sentimenti diversi come l’amore, nelle sue variegate forme e l’amicizia che lega i vari protagonisti della storia. Nei miei gialli, amore e morte si mescolano costantemente, rendendo anche l’aspetto drammatico meno sofferto.
Il secondo volume è previsto in uscita per novembre
In cantiere, c’è il settimo volume. Il secondo, “L’Urlo” è già in mano all’editore.
Da cosa ha tratto ispirazione per scrivere la vicenda?
Dai tanti romanzi gialli che ho letto? È probabile…Comunque, non so dirle di una particolare scintilla ispiratrice, posso solo affermare che, ad un certo punto del mio percorso esistenziale, mi è venuto spontaneo scrivere di Tano Martini; questo eroe letterario, che da tempo era nato e cresciuto dentro la mia mente.
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