"Credo sia indie chi è indipendente nell’autoprodursi. Io lo sono, quindi, a questo punto, direi di sì. Preferisco, però, non appartenere a nessuna categoria, aspettatevi cose diverse fra loro. Ricordatevi che mi piacciono le cose fatte per bene, niente cose a caso".
Gianmarco Giunta classe 1997, vive, cresce a Palermo dove realizza le sue prime produzioni. A 18 anni si trasferisce a Milano, la città segna un cambiamento importante per la costruzione di Giunta artista. Milano lo attrae eppure al contempo lo massacra.
Nel 2019, Giunta inizia la sua collaborazione con la casa di produzione meneghina Ohrwurm e nella primavera dello stesso anno cominciano a lavorare alla realizzazione di alcune demo, prima fra tutte quella di ‘Lasagne'. Attualmente si autoproduce ed è completamente indipendente.
Il 18 giugno è uscito "Due" il suo ultimo disco: sei canzoni, due metà, ognuna la controparte di un’altra: Futuro, Wabi Sabi, Per voi, Notti che, Mi, Peccato.
Il tema del doppio che ricorre nelle sue varie accezioni - psicologico, filosofico, paranormale - oscuro come la netta divisione dei brani, una sorta di luce crepuscolare che viene a delinearsi in maniera evidente durante la tracklist. Il Futuro che scende negli inferi e nel buio delle notti che, per poi contagiarsi con il peccato. I due lati dell’EP sembrano combaciare in un gioco di forze tra bene e male, come Yin e Yang: due entità opposte e complementari che formano la totalità.
Futuro la prima traccia dell’ EP “Due” di Giunta, è un inno generazionale che proietta e prepara l’ascoltatore verso ciò che ancora non conosce e che arriverà. Focus sull’ignoto e l’avvenire, venature dreamy per qualcosa di cui non si ha esperienza. Le incertezze vengono affrontate attraverso il soft pop e un richiamo sonoro alla filosofia zen. Futuro è il principio di tutto, è come l’archè greco, l’elemento fondamentale da cui tutto ha origine.
WABI - SABI
La visione zen giapponese del termine Wabi Sabi insegna ad esercitare il distacco dall’idea di perfezione assoluta, per riscoprire la bellezza di una creazione intuitiva e spontanea, forse incompleta ma sicuramente ricca di originalità. Il singolo, contrappone i pensieri dei momenti più bui ad una base certamente chill nelle strofe, dance e gioiosa nel ritornello. Il concetto di perfetto-imperfetto si rivede anche nell'utilizzo di alcuni effetti della voce utilizzati in modo da far sembrare il tutto più impasticciato, impuro...“Wabi Sabi” è un cambiamento di prospettiva, che può generare un profondo mutamento interiore, in grado di spingerci a rallentare e considerare i dettagli più autentici della realtà circostante.
PER VOI
Il Dualismo nuovamente è il protagonista. Una freschezza ritrovata da un preponderante sax nel ritornello strumentale e barre secche e veloci. Anche l’outro è caratterizzato da un’impronta fortemente elettronica in cui Giunta lascia spazio all’immaginazione e alla sua fantasia nel produrla. La dedica va tutta agli amici, a chi ha sempre creduto in lui, coloro senza i quali forse Giunta non esisterebbe.
NOTTI CHE
“Notti che” è l’ odi et amo nei confronti delle notti insonni. In una notte come questa non si può far altro che pensare, dannarsi, stare male, bene, scrivere testi, comporre musica e poi ballarla, non importa quale sia il dancefloor, tu balla.
MI
Sperimentazione pura, autotune in loop, voci soffiate e sdoppiate, il capolavoro di Giunta, sound morbido ed elettronico allo stesso tempo. Capacità di suscitare un'intensa emozione e una totale partecipazione sul piano estetico e affettivo mediante un tono di passionalità, concitazione, grandezza - in una sola parola -PATHOS.
PECCATO
Notturna, ammiccante, sensuale, Peccato è la notte che sa di sigarette. Dal ritmo incalzante, sfumature che diventano sempre più dark. Luci rosse e peccati da svelare.
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