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Il ritratto degli ebrei siciliani nel nuovo libro di Alessandro Hoffmann

Gli ebrei di Sicilia, tra il 1938 e il 1945, erano alcune centinaia, in gran parte residenti o dimoranti nell’isola. Tutti, sia italiani che stranieri, sono stati perseguitati e hanno visto negati i loro diritti fondamentali, compresi quello al lavoro e allo studio. Molti hanno perso anche la libertà personale: con arresto, concentramento, internamento, precettazione, deportazione; tra questi, c’è chi è stato liberato, chi si è salvato e chi è stato ucciso.

Alessandro Hoffmann li ricorda con "Gli amici di Moïse. Cento e più storie di ebrei di Sicilia", il nuovo volume di Edizioni Kalós con la prefazione di Davide Camarrone e la postfazione di Salvatore Savoia.

Frutto di lunghe ricerche e racconti privati, le pagine del libro diventano una raccolta di vite, una preghiera di civiltà.

In occasione della Giornata della Memoria, lunedì 27 gennaio, a partire dalle 10, Alessandro Hoffmann parteciperà all’incontro virtuale con le scuole organizzato dall’Istituto Siciliano Studi Ebraici e approfondirà una delle storie presenti nelle pagine del libro, quella di Alfred, l’ebreo agente segreto. Previsti anche gli interventi di Miriam Ancona, testimone di seconda generazione, della docente di storia e filosofia Claudia Lo Iacono e della germanista Rita Calabrese. Alternerà il dibattito un momento di musica concentrazionaria con Wigala, ninna nanna da un lager, della scrittrice Ilse Weder, con Alejandra Bertolino Garcia, Giorgio Buttitta, Maurizio Rocca e il Coro delle voci bianche del Teatro Massimo di Palermo.

L’evento sarà visibile sul canale Youtube dell’Istituto Siciliano Studi Ebraici.

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