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Da Rosalia, icona dei Cappuccini, un libro sulle piccole vite stroncate

Rosalia è da un secolo un'icona con il suo corpicino imbalsamato diventato un simbolo e una grande attrazione delle catacombe dei Cappuccini di Palermo. A partire da lei, stroncata a soli due anni il 6 dicembre 1920, l'antropologo Dario Piombino-Mascali, che delle catacombe è il conservatore scientifico, ricostruisce tante storie di piccole vite stroncate nel volume "Lo spazio di un mattino" (Dario Flaccovio editore, 136 pagine, 14 euro).

Vengono così rispolverati e raccontate giochi e personaggi del mondo dell'infanzia e della mortalità infantile che per la cultura occidentale è ancora un tabù. Piombino-Mascali, docente dell'università di Vilnius, prova ad allargare lo sguardo alle tradizioni sudamericane in cui temi come sonno e rinascita tracciano un lungo filo rosso di storie senza tempo né luogo.

"Lo spazio di un mattino" è, dunque, una riflessione sull'infanzia affermata e difesa ma anche su quella intralciata e negata. Il libro traccia un percorso esplorativo sul mondo dei bambini e sulla loro condizione. A partire da un evento drammatico, la morte prematura della piccola Rosalia Lombardo, Dario Piombino-Mascali riflette sul diritto di ogni bambino alla serenità, alla protezione, all'istruzione, al gioco. "A tutte le latitudini - dice - noi adulti abbiamo il dovere di garantire un'infanzia degna di questo nome".

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